La banconota da 0 euro è reale: quanto vale e a cosa serve

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Se siete sempre alla ricerca di novità, innovazioni e colpi di genio siete capitati sull’articolo fatto per voi. Da oggi, se vi diranno che siete utili come una banconota da 0 euro, sappiate che non è solo una battuta o un modo di dire e che, soprattutto, non è un’offesa.

Ebbene sì, le banconote da 0 euro esistono davvero, anche se in pochi hanno avuto l’occasione di averle tra le mani. Durante l’estate 2024 questa novità promette di fare la felicità dei collezionisti. Ma a cosa serve esattamente una banconota che per sua stessa natura non è spendibile? L’interrogativo è più che lecito. Capiamo insieme perché esistono, quanto vale e quale sia l’utilità di questa stravagante valuta.

Ora è ufficiale: a luglio 2024 arrivano le banconote speciali da 0 euro in edizione limitata. Ne verranno stampati solo 3.000 pezzi, rigorosamente numerati, da 000001 a 003000.

Non si tratta puramente di una trovata commerciale, quanto piuttosto di un’idea per commemorare uno degli avvenimenti più importanti del XX secolo: l’80° anniversario dello sbarco in Normandia, avvenuto il 6 giugno 1944. La ricorrenza sarà protagonista della grafica di questa singolare e rara banconota, prodotta da Oberthur Fiduciaire e venduta da Euro Banknote Memory.

Trattandosi di una banconota da 0 euro, vien da sé che non abbia un valore commerciale diretto. Non sarà pertanto spendibile in alcun modo. Ma attenzione, perché 3.000 pezzi numerati a livello mondiale sono pochissimi e questo porterà inevitabilmente a accrescere esponenzialmente il loro valore come oggetto di culto per i collezionisti di tutto il mondo. È una legge di mercato che esiste da sempre: più un prodotto è raro, maggiore sarà il costo necessario per acquistarlo. E la banconota da 0 euro non farà eccezione, in tal senso.

Inoltre la stampa dell’estate 2024 non è una novità. L’esperimento era già stato condotto in passato. Dal 2015, infatti, circolano in Europa banconote da 0 euro. Ad oggi si contano 2.500 temi differenti diffusi in 30 Paesi, Italia inclusa. Il nostro Paese, nella fattispecie, ha visto come protagonisti Padre Pio e Dante Alighieri.

L’idea venne all’imprenditore Richard Faille, che aveva iniziato nel lontano 1996 a produrre monete commemorative. Lo scopo era quello di offrire ai turisti un souvenir economico e allo stesso tempo unico, ispirato alla valuta reale. Il successo di tale iniziativa portò in seguito all’idea delle banconote da 0 euro.

Le banconote da 0 euro, tanto quelle prodotte in passato, quanto quella dell’edizione 2024, sono in tutto e per tutto simili a una banconota autentica di quelle che abbiamo per le mani tutti i giorni. La filigrana è simile all’originale e l’ologramma è autentico, così come la carta su cui viene stampata.

Lecito chiedersi quanto valgono effettivamente questi pezzi rari. Le banconote che valgono di più presentano spesso errori di stampa o, come nel caso di queste valute commemorative, sono state stampate in numero esiguo.

Nella fattispecie, le banconote da 0 euro sono solitamente vendute tra i 2 e i 3 euro nei punti vendita ufficiali come attrazioni turistiche o negozi di souvenir. Ma sul mercato del collezionismo, il valore può crescere e di molto. Banconote rare ed edizioni limitate possono raggiungere decine o anche centinaia di euro. Anche lo stato di conservazione può influire notevolmente. Alcune banconote particolarmente rare o desiderabili possono superare i 100 euro. Probabile questo sia il destino anche delle banconote da 0 euro prodotte durante l’estate 2024.

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