Sono iniziate, in Iran, le operazioni di voto per eleggere il successore come guida suprema, del 63enne Ebrahim Raisi morto in un incidente, in elicottero, lo scorso 19 maggio. Il popolo iraniano è stato chiamato alle urne la settimana scorsa, in un contesto, fanno sapere gli osservatori internazionali, di diffusa apatia pubblica che si è espansa nel Paese in seguito ai problemi economici, alle proteste di massa e alle tensioni in Medio Oriente. Il corpo elettorale è stato chiamato a scegliere tra diversi candidati estremisti e un politico poco conosciuto del movimento riformista iraniano, che cerca di cambiare la teocrazia sciita dall’interno. Le donne e tutti coloro che chiedono cambiamenti radicali sono stati esclusi dal voto. Una elezione questa che non verrà sottoposta a nessuna supervisione da parte di osservatori internazionali riconosciuti e che si svolge proprio mentre l’Iran vive importanti tensioni legate ai fatti del Medio Oriente, in primis il conflitto tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza.