Addio alla principessa Doris Pignatelli: testimone dell’orrore delle Foibe, fu musa di Federico Fellini

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Musa di Federico Fellini, testimone dell’orrore del comunismo e delle Foibe, regina del Festival dei Due Mondi, la principessa Doris Mayer Pignatelli è morta nel sonno nella sua casa di Spoleto (Perugia) all’età di 98 anni. Dagli anni Sessanta era diventata amica del compositore Gian Carlo Menotti, ideatore del Festival dei Due Mondi di Spoleto, di cui era diventata una delle più attive sostenitrici.

Il suo affetto per Spoleto non era mai venuto meno, tanto da decidere di vivere stabilmente nella città umbra in modo da seguire con più attenzione la vita del Festival, a cui per la prima volta non ha partecipato l’altra sera alla Prima. E proprio il Festival dei Due Mondi, con il presidente Andrea Sisti, la direttrice artistica Monique Veaute e la direttrice Paola Macchi, hanno annunciato la scomparsa. “Il nome di Doris Pignatelli è da sempre legato al Festival, come amica prima, come sostenitrice e mecenate poi”, scrivono in un comunicato.

Nata il 21 luglio 1926 a Bled, oggi in Slovenia, dopo un’infanzia dorata, la sua adolescenza fu segnata dalla guerra e nella Jugoslavia comunista del maresciallo Tito la sua famiglia fu perseguitata: il padre venne trucidato,  lei con la madre finirono prigionia, vivendo sulla propria pelle gli orrori del comunismo.

Ancora adolescente, Doris riuscì a scappare, raggiungendo le montagne al confine tra Austria e Italia con un pericoloso e solitario lungo viaggio a piedi.

Arrivò a Roma, riuscì a costruirsi una nuova vita, aiutata da una bellezza prorompente. I suoi modi eleganti e la grazia dei modi riuscirono a farle conquistare un posto nell’alta società della capitale. Il 19 giugno 1949 sposa il principe Giovanni Pignatelli della Leonessa di Monteroduni. Dalla loro unione nascono due figli, Luigi e Federico, ma il matrimonio viene poi annullato dalla Sacra Rota ventidue anni dopo.

Nel 1960, l’eleganza e la raffinatezza di Doris Pignatelli conquistano uno dei più grandi maestri nella storia del cinema italiano. La principessa è una delle muse di Federico Fellini, che la scelse per un piccolo ruolo nel film cult La dolce vita, dove Doris interpreta una nobildonna di bianco vestita, regina di una festa in un castello.

Bella bellissima – eletta Miss Capri – era una grande sportiva. Fu campionessa nazionale di sci nautico, sport che continuò a praticare fino ai 70 anni. Era una donna curiosa, colta e appassionata. Viaggiò per il mondo e divenne amica di alcuni dei più grandi intellettuali del suo tempo. La grande amicizia con il compositore Gian Carlo Menotti, ideatore del Festival dei Due Mondi di Spoleto, la portò a diventare una delle più grandi sostenitrici dell’importante manifestazione culturale umbra. E fu proprio per stare vicina al Festival che la principessa si trasferì in provincia di Perugia, dove infine ha salutato questo mondo.

“Classe e stile, intelligenza e visione, con Doris scompare un pezzo di storia del Festival dei Due Mondi, della sua memoria. Nel suo ricordo rimane uno dei tratti più significativi del Festival, quello della partecipazione, del senso di comunità che ancora appartiene ai tanti amici e ai mecenati del Festival e che si tramanda di generazione in generazione”, si legge nel comunicato firmato da Sisti, Veaute e Macchi.

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