Elezioni in Francia. Tutti contro Le Pen: 170 candidati si ritirano per bloccare l’estrema destra

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La chiamata alla difesa della Repubblica Francese chiesta dall’ormai anatra zoppa Emmanuel Macron in vista del decisivo voto di domenica 7 luglio sembra sortire i primi risultati. Oltre 160 candidati si sono ritirati dal turno di ballottaggio nel tentativo di non far disperdere i voti e fermare l’avanzata del Rassemblement National di Marine Le Pen. Il presidente segue in prima persona l’evoluzione politica e chiede patti “desistenza”, scelte “caso per caso” di fronte a imperativi “né (Rassemblement National) né (La France Insoumise)”. Ma queste scelte, poi, dovranno materializzarsi nelle urne, e non tutto è scontato. La ‘partita’ si gioca nei triangoli dove tre candidati andranno al ballottaggio domenica: chi prende più voti sarà eletto. Quindi al candidato che non ha possibilità di vittoria ‘viene chiesto’ di rinunciare al turno di ballottaggio sperando che i voti del primo turno possano tutti confluire sul candidato che si oppone a Rn. Insomma tutti chiamati a giocare contro Marine Le Pen e Jordan Bardella. “Neanche un voto deve andare” a Rn il 7 luglio, ha detto il premier francese Gabriel Attal, per evitare che Rassemblement, che ha già 38 deputati eletti e 297 candidati in testa al primo turno, “di avere una maggioranza assoluta al secondo turno”. Chi potrebbe raccogliere un risultato inaspettato da questo ‘fronte’ anti Le Pen potrebbe essere il blocco della sinistra, naturalmente a svantaggio del partito del Presidente della Repubblica piazzatosi solo terzo al primo turno. Intanto 169 i candidati si sarebbero già ritirati in vista del secondo turno delle legislative di domenica prossima in Francia, per ‘bloccare’ il duo Le Pen e Bardella. Per il quotidiano le Monde, nel contesto dei 306 possibili “triangolari” (i ‘ballottaggi a tre’) e dei cinque potenziali “quadrangolari” alla luce dei risultati del primo turno, parla di almeno 169 ‘rinunce’, 122 da parte della sinistra, 46 nel campo della maggioranza presidenziale (Ensemble) e uno da parte dei Républicains. I candidati hanno tempo fino alle 18 di domani per depositare – o meno – la candidatura in vista del voto del 7 luglio.

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