La Cassazione ha confermato la validità del sequestro eseguito dalla Procura di Torino nell’ambito dell’inchiesta sull’eredità di Gianni Agnelli. La Suprema Corte ha anche confermato il provvedimento con cui il tribunale del riesame del capoluogo piemontese aveva dichiarato la legittimità solo parziale di un sequestro operato nei giorni precedenti. Il riferimento è al procedimento originato da un esposto che Margherita Agnelli, figlia di Gianni, ha presentato a Torino nel dicembre 2022. A febbraio la Procura aveva ordinato alla guardia di finanza un primo sequestro. Nei giorni successivi, il Riesame aveva dichiarato la legittimità soltanto parziale del provvedimento. L’operato del tribunale del riesame subalpino ha quindi ottenuto l’avallo della Cassazione. La terza sezione penale della suprema Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla procura contro il primo provvedimento dei giudici e ha respinto quello contro il secondo provvedimento che invece era stato presentato dagli indagati John, Lapo e Ginevra Elkann, figli di Margherita Agnelli, e Gianluca Ferrero, commercialista della famiglia.
Eredità Agnelli, la Cassazione conferma i sequestri della Procura di Torino
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