Non si fanno attendere i primi risvolti naturali dell’esito elettorale francese del secondo turno. Il 34enne, primo ministro Attal ha comunicato alla nazione che domattina si recherà all’Eliseo per consegnare nelle mani del presidente della Repubblica, Macron le sue dimissioni. Il risultato elettorale del secondo turno che sta emergendo dalle urne sicuramente non è quello ottimale per l’inquilino dell’Eliseo che, nel tentativo di evitare una virata a destra del Paese, oltre ad aver perso la maggioranza parlamentare adesso lo obbliga a dover tessere una compagine di governo con il Nuovo Fronte Popolare, raggruppamento all’interno del quale una buona fetta di rappresentanza l’ha conquistata quella parte di estrema sinistra che negli ultimi anni ha osteggiato aspramente il presidente organizzando scioperi e proteste di piazza, proprio, contro alcune riforme fortemente voluta dal presidente Macron. Una scelta quella di Macron di ricorrere alla desistenza nei collegi, al secondo turno, che certamente non gli ha consentito di mantenere la botte della sua azione politica piena e men che meno di ubriacare i suoi maggiori oppositori di sinistra con i quali, adesso, non solo dovrà dialogare ma con i quali è costretto a sedersi per formare un nuovo governo. L’auspicio per i francesi adesso è quello di sperare che il presidente Macron, parafrasando un vecchio adagio, non abbia preferito “evirare” il suo partito pur di evitare che madame Le Pen continuasse a crescere.