Ieri l’Ucraina ha sferrato alcuni ripetuti attacchi in territorio russo. Uno di questi ha colpito, a Krasnodar, una raffineria mentre un altro, al confine tra i due Paesi, ha ucciso una persona a Belgorod. Sull’altro fronte, invece, una incursione delle truppe di Mosca ha ucciso, nel Donetsk, una persona. Il tutto mentre il presidente Zelensky annunciava la sottoscrizione di “nuovi accordi con i partner”. Ieri, poi, un incendio, per il quale non ci sono state vittime, si è propagato nella regione russa di Krasnodar in seguito a un attacco di droni ucraini che, a Tuapse hanno colpito una raffineria. Secondo fonti locali sarebbero, fino ad oggi dall’inizio del conflitto, 75 i droni dell’esercito ucraino a essere stati abbattuti dai russi. Decisa, quindi, la risposta di Kiev agli attacchi di Mosca contro le principali infrastrutture energetiche ucraine, che ha voluto colpire alcune raffinerie di petrolio russe, in quanto gli attacchi russi alle infrastrutture energetiche di Kiev sta costringendo l’Ucraina a una significativa riduzione della produzione oggi attestata al cinquanta per cento di quella dell’anno scorso. Ieri sera, nella regione russa meridionale di Belgorod, al confine con l’Ucraina, un cittadino russo sarebbe rimasto ucciso a Ustinka, in seguito a un attacco ucraino operato con droni. Immediata la risposta russa che ha sferrato una controffensiva nella regione di Donetsk provocando un morto e cinque feriti.