“Gravi disordini ci sono stati presso la casa circondariale di Venezia Santa Maria Maggiore, dove quattro detenuti facinorosi, armati di spranghe di ferro ricavate dalle brande, oltre ad aver messo a soqquadro il reparto d’appartenenza, dall’una di stanotte tengono di fatto in scacco l’intero carcere, nonostante l’abnegazione e la professionalità delle donne e degli uomini della polizia penitenziaria. Proprio quella professionalità ha sinora impedito scontri fisici e, al momento, non si ha notizia di contusi o feriti”. A dichiararlo è Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa polizia penitenziaria. Ora finalmente la situazione è tornata alla normalità, ha spiegato il sindacato di Polizia Penitenziaria. Nella notte i quattro detenuti armati di spranghe di ferro ricavate dalle brande avevano messo a soqquadro il reparto d’appartenenza, una sezione che ospita una trentina di detenuti “in un carcere che ne contiene complessivamente 245 a fronte di una capienza massima di 159 posti”, ha sottolineato il segretario generale della Uilpa Polizia penitenziaria Gennarino De Fazio.
Rivolta in carcere a Venezia: “Detenuti armati di spranghe” seminano il caos
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