Tosca, una tela bianca al Caracalla Festival

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Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, la recensione della d.ssa Loredana Margheriti su Tosca, in scena al Caracalla Festival

Nel centenario della scomparsa di Giacomo Puccini, il Caracalla Festival sceglie di omaggiare il Maestro con una nuova produzione di Tosca. Tosca è l’opera romana per eccellenza e vederla rappresentata nelle antiche vestigia delle Terme di Caracalla crea nello spettatore una suggestione unica che solo questo sito può regalare.

Il progetto scenografico di Massimiliano e Doriana Fuksas porta sulla scena un frattale bianco che occupa con prepotenza l’intero palco, una figura geometrica tridimensionale che si ripete su varie scale creando un ambiente con pendenze e piani spezzati su cui saranno proiettati via via testi, linee, elementi scenici. Una tela bianca dunque sulla quale viene raccontata la celebre e straordinaria storia di passione, amore e morte tra la cantante Floria Tosca e il pittore Mario Cavaradossi.

Gli elementi in scena vengono quasi completamente eliminati, la rappresentazione è astratta e guidata dall’immaginazione, tutto molto minimale, i gesti conducono ad uno sviluppo mentale le azioni dei personaggi. Il contrasto tra i volumi contemporanei pensati dai Fuksas e quelli antichi delle Terme di Caracalla genera un grande impatto emotivo.

Il regista Francesco Micheli immagina anche un parallelismo tra la figura di Floria Tosca e quella di Anna Magnani, altra straordinaria iconografia artistica e popolare di Roma, pensiero narrativo che però risulta, a tratti, poco immediato. Il duplice piano attuato con la proiezione dei ritratti della Magnani sui ruderi delle Terme, che si stagliano sul fondo della scena, è in scarsa sintonia e la sinergia del racconto stenta ad arrivare.

La medesima suggestione la ritroviamo nei costumi di Giada Masi che parte proponendo dei tagli d’epoca realizzati con broccati rossi su fondo chiaro nell’atto primo, passando al nero con l’utilizzo dell’oro nel secondo, fino al contrasto con gli anni ’50 che vede Tosca indossare un tailleur in collegamento alla figura di Anna Magnani.

Sul podio, alla guida dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, il Maestro Antonino Fogliani. Carmen Giannattasio nel ruolo eponimo mostra un suono ricco nelle note centrali che la sostiene nell’espressione del carattere passionale del suo personaggio. Divertente e leggera nel duetto del I atto si rivela poi molto convincente nella resa tragica della scena finale dell’atto secondo.

Mario Cavaradossi è Saimir Pirgu, tenore con buonissimo timbro che mostra sicura ampiezza già nella sua prima aria. La sera del 26 luglio la sua interpretazione generosa lo ha messo in difficoltà nel finale del III atto affievolendo il registro acuto per qualche battuta, ma il pubblico ha comunque saputo riconoscerne il valore mostrato durante tutta l’opera.

Il Barone Scarpia è il magistrale e carismatico Roberto Frontali, porta in scena la brutalità, il terrore, il sadismo di un personaggio interessantissimo che lui restituisce al meglio in tutte le sue sfumature vocali, espressive ed interpretative. Molto efficace dal punto di vista recitativo il Sagrestano di Domenico Colaianni, buono il timbro di Saverio Fiore (Spoletta) ed ottima resa scenica ha mostrato Vladimir Sazdovski nei panni di Angelotti.

Superbo il Coro del Teatro dell’Opera di Roma diretto dal Maestro Ciro Visco, come anche quello della Scuola di Canto Corale. Purtroppo l’amplificazione, necessaria per un palco come quello del Caracalla Festival, non risulta essere sempre felice e in alcuni casi gioca a sfavore evidenziando piccole imperfezioni espressive.

Tosca rimarrà in scena al Caracalla Festival fino al 9 agosto, sempre emozionante e da non perdere. Gli amanti degli allestimenti tradizionali potranno essere soddisfatti nella prossima stagione del Costanzi, Tosca infatti sarà, a lungo e in più riprese, sul palco dell’Opera di Roma per i 125 anni dal debutto, con le scene e i costumi ripresi dagli originali di Adolf Hohenstein.

TOSCA

Musica di Giacomo Puccini

Melodramma in tre atti su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, tratto dal dramma omonimo di Victorien Sardou

DIRETTORE Antonino Fogliani | REGIA Francesco Micheli | MAESTRO DEL CORO Ciro Visco | PROGETTO SCENOGRAFICO Massimiliano e Doriana Fuksas | COSTUMI Giada Masi | VIDEO Luca Scarzella, Michele Innocente, Matteo Castiglioni | MOVIMENTI COREOGRAFICI Mattia Agatiello | LUCI Alessandro Carletti | DRAMMATURGIA Alberto Mattioli

PERSONAGGI E INTERPRETI: FLORIA TOSCA Carmen Giannattasio / Sonya Yoncheva 24, 31 luglio | MARIO CAVARADOSSI Saimir Pirgu / Vittorio Grigolo 24, 31 luglio / Arsen Soghomonyan 3, 7, 9 agosto | BARONE SCARPIA Claudio Sgura / Roberto Frontali 17, 24, 26, 31 luglio | IL SAGRESTANO Domenico Colaianni | SPOLETTA Saverio Fiore | ANGELOTTI Vladimir Sazdovski

Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera di Roma con la partecipazione della Scuola di Canto Corale del Teatro dell’Opera di Roma. Nuovo allestimento Teatro dell’Opera di Roma

Ph. @fabrizio.sansoni

Teatro dell’Opera di Roma, Piazza Beniamino Gigli, 1- 00184 Roma | Tel. 06 4817003 – Fax 06 4881755 | ufficio.biglietteria@operaroma.it

Loredana Margheriti

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