Libano. Raid di Israele a Beirut: eliminati comandante Hezbollah

E’ arrivata la risposta di Israele alla strage al campo da calcio di Majdal Shams, sulle Alture del Golan, che ha provocato 12 morti tra bambini e adolescenti. Un raid aereo sulla periferia meridionale di Beirut, in Libano, avrebbe ucciso il comandante di Hezbollah Fuad Shukr, conosciuto anche come Hajj Mohsin, un consigliere militare del leader del movimento sciita filo-iraniano, Hassan Nasrallah. Fuad Shukr sarebbe, di fatto, il capo di Stato maggiore di Hezbollah. Il comandante era ritenuto dalle Idf la mente, non solo militare, del progetto missilistico di precisione di Hezbollah. Il militare è anche ricercato dagli Stati Uniti per il suo ruolo nel bombardamento del 1983 della caserma dei marines americani a Beirut. Nell’attacco, secondo alcune fonti, si trova un ufficio di coordinamento di Hezbollah e delle Guardie rivoluzionarie iraniane. Il quotidiano libanese “Al-Mayadeen” ha riferito che l’attacco aveva come bersaglio, appunto, un edificio residenziale e ne ha provocato il parziale crollo. L’altro obiettivo è stato colpito nelle vicinanze del Consiglio della Shura delle milizie sciite legate all’Iran. L’attacco arriva in un momento di altissima tensione tra Israele e Libano e c’è un rischio di escalation che possa varcare i confini regionali. Hezbollah ha già minacciato di rispondere all’aggressione israeliana. I miliziani sciiti del partito di Dio si sono assunti la responsabilità di un nuovo attacco in territorio israeliano: decine di razzi Katyusha sono stati lanciati verso il nord di Israele, riferiscono i media arabi.