Sorpresa olimpica per i 90 ragazzi e le ragazze partecipanti al Grest del Comune di Terre d’Adige aperto a tutti i ragazzi della Piana Rotaliana e organizzato dal Centro servizio opere educative Dalponte. Ieri mattina, nel teatro dell’abitato di Zambana i campioni Andrea Giovannini (pattinaggio di velocità), Caterina Carpano (snowboard cross), Alessandro Daldoss, (ex atleta dello sci alpino paralimpico), Amos Mosaner, Sebastiano Arman, Mattia Giovanella della nazionale azzurra di curling si sono raccontati davanti ai giovani e svelato alcuni dei loro segreti.
Ad aprire la mattinata il presidente del sodalizio organizzatore Paolo Stefanini il quale ha ricordato la missione del Grest, educare divertendosi. Presente anche il sindaco di Terre d’Adige Renato Tasin che ha fatto gli onori di casa, quindi ha preso parola il presidente del Comitato Paralimpico Trentino Massimo Bernardoni, in rappresentanza del Coordinamento Olimpico Provinciale. Dopo aver illustrato l’evento delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali Milano Cortina 2026 si è soffermato sul loro significato: “Al di là dell’aspetto sportivo – ha spiegato Bernardoni – i Giochi danno benefici a tutto il territorio e trasmettono a tutti l’importanza dello sport come strumento per migliorare la qualità della vita. Praticare attività sportiva permette di stare in salute, vivere emozioni ed esperienze uniche, conoscere persone e viaggiare per il mondo. Nulla, però, cade dal cielo e per arrivare a questi livelli occorrono sacrificio, dedizione e impegno. Le Olimpiadi e in particolare le Paralimpiadi, insegnano che il lavoro quotidiano dà i suoi frutti, ma anche che lo sport deve essere a portata di chiunque e tutti devono avere la possibilità di svolgere attività sportiva”.
In seguito sono saliti sul palco gli atleti: Alessandro Daldoss ha spiegato come spesso i limiti sono soltanto nella nostra mente e come lo sport abbia migliorato la sua vita, Caterina Carpano ha mostrato la medaglia di bronzo ottenuta ai Giochi Olimpici Invernali giovanili di Lillehammer e la divisa indossata il giorno della cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi invernali di Pechino. Dal canto suo Andrea Giovannini ha parlato dell’esperienza della vita nel villaggio olimpico assieme agli sportivi di tutto il mondo, mentre i tre azzurri del curling dopo aver consegnato nelle mani dei ragazzi medaglie, scarpe e attrezzatura di gara hanno rivelato come lo sport abbia insegnato loro a rispettare le regole e a darsi un obiettivo da raggiungere, oltre a dar loro l’opportunità di stringere amicizie importanti e durature. Infine, spazio alle numerose domande dei giovani e al consueto rito di autografi e foto assieme ai beniamini.