Un accordo di cessate il fuoco a Gaza, scaturito dai colloqui di ferragosto, potrebbe fermare l’Iran dall’intraprendere una rappresaglia diretta contro Israele per l’assassinio del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh sul suo territorio. E’ quanto fanno sapere tre alti funzionari iraniani: parole che potrebbero ridimensionare l’intenzione di lanciare dei raid contro Israele prima dei colloqui di giovedì. L’indiscrezione è riportata dal Times of Israel e giunge dopo il ministero degli Esteri iraniano aveva respinto gli appelli a evitare un’escalation arrivati da Francia, Germania e Regno unito. Secondo Fox News, Teheran e i suoi stati satelliti potrebbero lanciare a breve un attacco contro lo Stato ebraico. Ma alle parole non fanno seguito i fatti. Infatti sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza due razzi a lungo raggio verso il centro di Israele ma sono caduti in mare al largo della costa di Tel Aviv. Hamas rivendica la responsabilità dell’attacco, affermando di aver lanciato due razzi su Tel Aviv dove sono risuonate le sirene poché i razzi non erano diretti verso zone popolate. L’ultima volta che Hamas ha lanciato razzi su Tel Aviv è stato a fine maggio I residenti della zona riferiscono di aver sentito un’esplosione, scrive il Times of Israel. Una scelta che contraddice quanto precedentemente fatto sapere dai mediatori dei colloqui che si terranno giovedì prossimo secondo cui il leader di Hamas Yahya Sinwar sta chiedendo a Israele di interrompere le sue operazioni militari nella Striscia come precondizione per la sua partecipazione alle mediazioni. Una richiesta che, ad oggi, difficilmente potrebbe essere accettata da Gerusalemme.
L’Iran: Stop ad attacchi se cessate il fuoco a Gaza. Hamas lancia missili su Tel Aviv
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