Vaiolo delle scimmie: OMS dichiara lo stato di emergenza internazionale

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La rapida diffusione de vaiolo delle scimmie nei paesi africani costituisce un’emergenza sanitaria globale. L’annuncio arriva dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Questa è la seconda volta in tre anni che l’OMS ha designato un’epidemia di Mpox come un’emergenza globale: nel luglio del 2022 l’epidemia aveva colpito quasi 100.000 persone, in 116 paesi, e ha ucciso circa 200 persone. Questa volta la minaccia sembra essere più pericolosa. Nella sola Repubblica Democratica del Congo dall’inizio di quest’anno sono stati segnalato più di 14.000 casidi mpox e 524 decessi. 

Tra le persone più a rischio ci sono le donne e i bambini sotto i 15 anni. “Il rilevamento e la rapida diffusione di un nuovo clade di mpox nella Repubblica Democratica del Congo orientale, il suo rilevamento nei paesi vicini che non avevano precedentemente segnalato l’mpox e il potenziale di ulteriore diffusione all’interno dell’Africa e oltre è molto preoccupante”, ha detto il dottorTedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS. Ed ora a é caccia ai vaccini. Circa 500 mila dosi di vaccino contro l’mpox sono già nella disponibilità dei produttori e altre 2,4 milioni potrebbero essere prodotte per la fine dell’anno. Sono i dati resi noti da Tim Nguyen, a capo della Unit High Impact Events Preparedness dell’Oms nel corso della conferenza stampa in cui è stato dichiarato lo stato di emergenza sanitaria internazionale connessa all’epidemia di mpox. La stima si riferisce al vaccino MVA-BN, prodotto da Bavarian Nordic. “Nel 2025 – ha aggiunto Nguyen – potrebbero essere prodotte altre 10 milioni di dosi”. A queste si potrebbero aggiungere le dosi che “diversi Paesi hanno già accantonato e che potrebbero donare se altri Paesi ne avessero bisogno”. Ed una richiesta in tal senso arriva da Josepp Borrel. “L’epidemia di vaiolo delle scimmie è un’emergenza sanitaria in Africa: sono necessari 10 milioni di vaccini per controllarla”, scrive sui social l’Alto rappresentante per la politica estera, secondo cui “sono urgenti azioni e solidarietà globali: in prima linea in questo sforzo c’è l’Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie della Commissione Ue che ha lavorato con i partner per garantire 215mila dosidi vaccino da donare al Centro di controllo delle malattie africano”

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