Grossa tegola su Jannik Sinner che ha appena vinto il Masters 1000 di Cincinnati battendo in finale lo statunitense Frances Tiafoe e conquistando il quinto titolo stagionale. Il tennista italiano è risultato positivo ad un controllo antidoping durante il torneo di Indian Wells ad aprile 2024 per la presenza di tracce minime di clostebol, uno steroide anabolizzante. Il problema sarebbe stato causato da uno spray utilizzato dal fisioterapista per medicare una piccola ferita. Ma un’indagine indipendente della Tennis Integrity Agency (Itia), l’agenzia mondiale sul doping, ha fatto cadere le accuse contro di lui per un’”assunzione inconsapevole”. “Ad aprile Jannik Sinner è stato informato di essere risultato positivo a un oligoelemento di un metabolita della sostanza Clostebol (meno di un miliardesimo di grammo). A seguito di un’indagine approfondita, l’Itia e Jannik hanno scoperto che la contaminazione involontaria di Clostebol è avvenuta attraverso il trattamento ricevuto dal suo fisioterapista. Il suo preparatore atletico ha acquistato un prodotto, facilmente reperibile al banco in qualsiasi farmacia italiana, che ha dato al fisioterapista di Jannik per curare un taglio sul dito del fisioterapista. Jannik non ne sapeva nulla e il suo fisioterapista non sapeva che stava usando un prodotto contenente Clostebol. Il fisioterapista ha curato Jannik senza guanti e, insieme a varie lesioni cutanee sul corpo di Jannik, hanno causato la contaminazione involontaria”, si legge in un comunicato dell’ufficio stampa del numero 1 al mondo. “Jannik ha collaborato pienamente con le indagini dell’Itia fin dall’inizio. L’Itia si batte contro la cattiva condotta nello sport e in particolare contro il doping. Le sue regole e i suoi processi sono eccezionalmente rigorosi e, a seguito di un’indagine indipendente, il Tribunale – si legge ancora nel comunicato – ha dichiarato Jannik innocente. Tuttavia, data la natura di responsabilità oggettiva delle norme antidoping, accetta di perdere i punti del torneo di Indian Wells dove si è svolto il test, riconoscendo l’importanza delle rigide regole antidoping dell’Itia per la protezione dello sport che ama”. Contro l’assoluzione potrebbero appellarsi sia la Wada, l’agenzia mondiale antidoping, sia Nado Italia, il suo corrispettivo a livello nazionale. L’Itia ha comunicato che non presenterà alcun ricorso. Il tennista azzurro ha la certezza di restare in vetta alla classifica fino a Pechino e di superare Boris Becker per il numero di settimane da numero 1. Per lui potrebbe esserci una penalità di 400 punti che non andrebbero ad incidere sul suo ranking. “Ora mi lascerò alle spalle questo periodo impegnativo e profondamente sfortunato. Continuerò a fare tutto il possibile per assicurarmi di continuare a rispettare il programma antidoping dell’Itia e ho una squadra intorno a me meticolosa nel seguire le regole”, scrive Sinner su Instagram commentando il proscioglimento da parte dell’Itia dopo la sua positività al Clostebol. “Le regole antidoping devono essere molto rigide per essere efficaci -sottolinea l’avvocato di Sinner, Jamie Singer di Onside Law-. Purtroppo la sfortunata conseguenza è che, occasionalmente, atleti del tutto innocenti ne rimangono coinvolti. Non c’è dubbio che Jannik sia innocente. In questo caso l’Itia non ha messo in discussione questo principio chiave. Tuttavia, secondo le norme sulla responsabilità oggettiva, Jannik è responsabile di tutto ciò che è presente nel suo sistema, anche quando ne è del tutto inconsapevole, come in questo caso eccezionale”. L’azzurro, in assenza di provvedimenti disciplinari e squalifiche, potrà giocare regolarmente gli US Open che si aprono lunedì 26 agosto a New York.
Sinner positivo al test antidoping: assolto per un'”assunzione inconsapevole”
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