Karim Khan, procuratore capo penale internazionale dell’Aja è sempre più convinto che la Corte deve emettere mandati di arresto per Benjamin Netanyahu, primo ministro israeliano, per Yoav Gallant ministro della Difesa israeliano e per i tre leader di Hamas. Secondo Karim Khan, che ha ai giudici di pronunciarsi con celerità, la Corte deve emettere mandati di arresto per il presidente israeliano Benjamin Netanyahu e per gli altri leader palestinesi responsabili del conflitto nella Striscia di Gaza. In un memoriale di quarantanove pagine, depositato ieri, il capo della procura internazionale ha ribadito il concetto secondo il quale la Corte ha giurisdizione per entrare in questa situazione. Khan a maggio scorso maggio aveva richiesto gli ordini di arresto per Netanyahu, Gallant e per tre leader di Hamas, due dei quali sono già stati uccisi Mohammed Deife Ismail Haniyeh, mentre il terzo è l’attuale capo dell’organizzazione, Yahya Sinwar. Per il capo della procura penale internazionale tutti sarebbero incriminabili per crimini di guerra commessi contro l’umanità a Gaza e in Israele. Da Tel Aviv, Benjamin Netanyahu ha bollato le accuse come “una vergogna”, sostenendo che questa posizione del procuratore dell’Aja sarebbe “una vergogna e un attacco all’esercito israeliano e a tutto Israele”. Non concorda sulla richiesta di Khan neanche Hamas secondo cui la richiesta di arresto dei suoi leader equipara “la vittima all’aguzzino”.