Lista proscrizione ‘nuovo Pci’ per ‘giornalisti e politici sionisti’

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Il nuovo Pci lancia una lista di proscrizione “antisionista”.  Il delirante avviso per mettere all’indice aziende, imprenditori e giornalisti della “entità sionista”.

«Mancava soltanto lo strumento della lista di proscrizione e della gogna pubblica con nomi e cognomi». Così la «ferma condanna» della Comunità ebraica di Roma per la lista che  è stata stilata dal sedicente nuovo Partito comunista e rilanciata in Rete. Un lungo elenco di nomi e cognomi, di esponenti della comunità ebraica e non solo, giornalisti, aziende, israeliane e no, società finanziarie, assicurative, industriali, commerciali, accusate di far parte di un «blocco sionista», che avrebbe il sostegno della «Repubblica Pontificia» e del governo «dalle larghe intese».

«Trovo molto grave che il (nuovo) Partito comunista abbia pubblicato sul suo sito nomi e cognomi di politici, giornalisti e imprenditori, “colpevoli” di aver sostenuto Israele. Si tratta di un grave e inaccettabile attacco alla libertà di pensiero e una preoccupante minaccia alla sicurezza delle persone coinvolte», ha scritto sui social il presidente del Senato, Ignazio La Russa, auspicando «ferma e unanime condanna».

Il comunicato esprime sostegno a Chef Rubio per una presunta «campagna mediatica» tesa a minacciare ritorsioni contro lui, l’Udap (Unione democratica Arabo Palestinese) e il P. Carc (Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo). Evidenzia come «l’incitazione di Rubio a tenere il fiato sul collo dei giornalisti abbia scatenato l’ira dei pennivendoli». Poi i nomi di chi sarebbe attivo nel sostenere le iniziative dello «Stato sionista d’Israele». Una lista da completare: «La nostra ricerca sulla presenza dei sionisti in Italia è ancora limitata». Il documento prende spunto da un’iniziativa a Pontedera del 4 agosto scorso, in cui era presente anche Gabriele Rubini, conosciuto come Chef Rubio, già conduttore tv e attivista pro-Palestina, denunciato per odio e istigazione razziale, anche da Liliana Segre, a causa dei suoi post contro Israele. Rubio aveva preso di mira i giornalisti, che «devono temere per l’incolumità dei loro figli».

Oltre alla Comunità ebraica e al presidente del Senato, dalla politica sono arrivate parole di condanna e allarme. Il Pd presenta un’interrogazione parlamentare sul «delirante comunicato di un gruppo antisemita, denominatosi nuovo Partito comunista italiano, che stila una lista di proscrizione di persone, associazioni, enti e imprese da colpire per i loro rapporti con Israele e il mondo ebraico. Ennesimo di una lunga serie di atti antisemiti».

“La lotta contro organismi e agenti sionisti in Italia è lotta per sostenere la resistenza del popolo palestinese, delle masse popolari ebree e di altre nazionalità residenti in Palestina e dei movimenti e organismi antimperialisti del Medio Oriente e allo tempo stesso è lotta per liberare il nostro paese dai gruppi imperialisti che lo occupano”. Così recita un singolare “avviso ai naviganti” apparso sulla pagina del nuovo Partito comunista italiano, che pubblica liste di proscrizione “antisioniste” per mettere all’indice aziende e società “complici” insieme a un lungo elenco di “sionisti presenti nel sistema mass-mediatico e culturale italiano (dirigenti, giornalisti, intellettuali) particolarmente attivi nel sostegno alle iniziative dello Stato sionista d’Israele o suoi promotori in Italia”.

Ci sono Claudio Lotito, Gabriele Albertini e Paola Sansolini di Forza Italia, Ilaria Borletti Buitoni e Sara Funaro del Partito Democratico, Marco Taradash, Ester Mieli di Fratelli d’Italia. E ancora, per i giornalisti: Carlo De Benedetti, Claudio Cerasa, Alessandro Sallusti, Nicola Porro, Maurizio Belpietro, Vittorio Feltri. Una lista non esaustiva, precisa la formazione politica, che in quanto “clandestina” – scrive – ha “libertà d’azione nel raccogliere e divulgare le segnalazioni che ci perverranno”.

Il capogruppo di FdI al Senato Lucio Malan parla di «inquietante lista di proscrizione» ed esprime «piena solidarietà a tutti coloro che vi sono stati inclusi, in particolare alla collega Ester Mieli». «Il confine tra il delirante e il pericoloso è spesso molto labile — per il parlamentare leghista Manfredi Potenti —. Il lessico e le modalità di questo testo ci riportano a una pagina molto triste della storia d’Italia e devono far scattare l’allarme sull’eccessivo giustificazionismo e sull’estremismo di una parte di sostenitori della causa palestinese». La senatrice di Italia viva Raffaella Paita parla di lista «delirante». «Il nuovo Partito comunista italiano lancia liste di proscrizione per scatenare la caccia all’ebreo?», commenta Marco Carrai, console onorario di Israele per Toscana, Emilia-Romagna e Lombardia. «Essere inseriti in questo “elenco” — continua — conferma la necessità delle battaglie che da sempre porto avanti». «Un fatto inaccettabile. Basta ambiguità, la condanna sia unanime», chiede Mariastella Gelmini (Azione).

I 5 Stelle condannano «fermamente ogni lista proscrizione e deriva antisemita». Mentre l’ex deputato Alessandro Di Battista commenta: «Liste di proscrizione? Scemenze», e invita a guardare «ai peggiori terroristi al mondo che sono gli israeliani».

Dura la reazione di Fratelli d’Italia, che chiede alle opposizioni di prendere le distanze dal comunicato.

“Sulla lista di proscrizione del nuovo Pci sui ‘sionisti’ presenterò al più presto un’interrogazione al ministro Piantedosi perché quanto accaduto è gravissimo e inquietante”, annuncia il deputato di Fratelli d’Italia Francesco Filini, responsabile del programma del partito. “Pubblicare un simile elenco espone al rischio di violenze chi ne fa parte, e parliamo di politici e giornalisti, tra cui la collega di partito, senatrice Ester Mieli. A tutti coloro segnalati in questa lista voglio esprimere la mia più incondizionata solidarietà, in particolare alla collega Mieli. Mi auguro che tutta la sinistra prenda posizione su quanto accaduto e che lo faccia senza alcuna ambiguità al riguardo”. “Denunciamo con forza la gravità della cosa e chiediamo a Pd, M5S e a tutta la sinistra di condannare fermamente, senza la consueta ambiguità, questa inquietante uscita da parte della sinistra più estrema. In ogni caso porterò la vicenda all’attenzione della Commissione straordinaria intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all’odio e alla violenza”, dichiara il vicepresidente di Fratelli d’Italia in Senato, Marco Scurria.

Solidarietà anche dalla Lega, per la quale “il comunicato delirante, diramato dagli autori, preoccupa e ci riporta agli anni più bui della storia. Condanniamo con fermezza questa iniziativa, auspicando che la condanna arrivi da tutte le forze politiche”, dice il senatore Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega e componente della commissione Segre.

“Inquieta e lascia atterriti l’elenco di ‘organismi e agenti sionisti in Italia’ stilato dal nuovo Partito Comunista Italiano. Una lista che evoca i momenti più bui della storia del nostro Paese”, dichiara la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi, che sottolinea: “Quello che potrebbe essere derubricato a delirio di un gruppuscolo di reduci è in realtà un gravissimo esempio dei rigurgiti antisemiti che continuano a manifestarsi”.

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