Resta alta la tensione in Medio Oriente. Gli Stati Uniti d’America entrano in scena in modo muscolare a difesa di Israele. Se l’Iran dovesse attaccare Israele l’America scenderebbe in campo per difendere gli alleati. ”Non farlo. Non c’è un motivo ragionevole per scatenare una guerra regionale”, è il messaggio che John Kirby, portavoce della sicurezza nazionale americano, invia a Teheran dopo l’uccisione, nella capitale della repubblica islamica, del leader di Hamas Ismail Haniyeh. Dunque se ci dovesse essere una esclation potrebbe scattare una risposta militare americana a difesa degli alleati. Da quanto si apprende tutte le strutture militari, sia aere che navali, sono al livello di massima allerta e pronte ad intervenire. Secondo alcuni analisti militari si tratterebbe di una prova muscolare per convincere Teheran a non effettuare, nei prossimi giorni, nessun attacco contro Israele. Intanto, l’inviato del presidente americano Joe Biden per il Medio Oriente, Brett McGurk, è arrivato a Doha dove nelle prossime parteciperà a nuovi negoziati per trovare un accordo sul cessate il fuoco per Gaza e al rilascio degli ostaggi. Secondo Sky News Arabia, che cita una fonte militare, in questo quadro di altissima tensione Israele sarebbe in grado di lanciare un attacco preventivo contro Iran, Siria, Libano o Yemen. Inoltre, la fonte, sottolinea che la maggior parte degli obiettivi in Libano sono stati distrutti da 100 jet da combattimento.
Medio Oriente. Usa: “Se l’Iran attacca, difenderemo Israele”
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