Autonomia differenziata e Ponte sullo Stretto, tra Antonio Saitta e senatore Nino Germanà della Lega

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“Illustrissimo Professor Antonio Saitta Pro-rettore dell’Università di Messina, mi dispiace che la nota della Lega Sicilia che mi onoro di rappresentare abbia turbato la sua sensibilità. Vede caro professore, so bene che l’Università non è cosa per tutti, così come probabilmente non lo è la politica. Lungi da me con questo dire che chi ricopre cariche universitarie non può fare politica, come lei ben sa e ha fatto, ma di mezzo ci sono anche valutazioni su inopportunità, terzietà”, è quanto afferma il coordinatore regionale della Lega e parlamentare, Nino Germanà, replicando alle affermazioni del Prof. Saitta.

“Illustrissimo professore, Lei scrive: “Quanto al mio impegno politico diretto, sono da tempo dimissionario da ogni carica attiva e già da moltissimi mesi prima della nomina a Pro-rettore mi sono astenuto da qualsivoglia intervento pubblico”. Niente di più falso perché oltre ad essere intervenuto su diversi organi di informazione e tv locali in merito alla costruzione del Ponte sullo Stretto, il 6 agosto ha convocato l’assemblea provinciale del partito Democratico firmandosi come presidente dell’assemblea provinciale del partito Democratico”, rimarca Germanà.

“Infine, caro presidente del partito Democratico di Messina, le sue esternazioni politiche mi hanno fatto sorgere alcuni dubbi. Se non sbaglio Lei è un professore a tempo definito. In base alla legge italiana la condizione di professore a tempo definito è compatibile con l’esercizio di tutte le cariche accademiche ? La figura del prorettore è carica accademica? E se si, può un regolamento di Ateneo superare la legge italiana?”, conclude Germanà.

Nino Germanà, senatore siciliano dell’area messinese è il nuovo commissario della Lega in Sicilia. 48 anni, messinese di Brolo, prende il posto di Claudio Durigon che ha retto il partito nell’isola a distanza” dopo le dimissioni dell’ex eurodeputata Annalisa Tardino che decise di lasciare per candidarsi alla rielezione europea non riuscita.

Antonio Saitta, candidato sindaco per il centro sinistra, s Professore ordinario di Diritto costituzionale nell’Università di Messina, è titolare della I cattedra di Diritto costituzionale nella Facoltà di Giurisprudenza, Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza ed altro.

Saitta ha una lunga carriera accademica e istituzionale, con numerosi incarichi di rilievo. Tra le sue esperienze politiche, è stato:

Consigliere provinciale di Torino dal 1985 al 1990 e capogruppo della Democrazia Cristiana2.

Sindaco di Rivoli (TO) dal 1988 al 19952.

Consigliere regionale del Piemonte per due mandati, eletto nelle liste del Partito Popolare Italiano.

Prorettore dell’Università di Messina con delega alla “Legalità, trasparenza e ai processi amministrativi”.

Componente della Commissione contenziosa del Senato della Repubblica e rappresentante della I Commissione “Affari costituzionali” del Senato.

Il professor Antonio Saitta, prorettore dell’Università di Messina, con una lettera indirizzata al Rettore, Giovanna Spatari, replica alla nota dalla Lega riguardo al suo coinvolgimento nel ricorso alla Consulta contro la legge sull’Autonomia differenziata ed alla sua posizione contro il Ponte sullo Stretto, mettendo a disposizione del Rettore il suo incarico.

La lettera di Saitta a Spatari

“Magnifica Rettrice, carissima Giovanna – scrive il Prof. Antonio Saitta – come Ti è noto, con una nota non sottoscritta, diffusa  dalla ‘Lega per Salvini premier della Sicilia’ e ripresa oggi con grande evidenza dagli organi di informazione locali, viene posta in dubbio l’opportunità della mia permanenza nel ruolo di Pro-rettore con delega all’organizzazione amministrativa del nostro Ateneo in ragione delle iniziative professionali da me patrocinate in difesa della Regione Sardegna, impugnando dinanzi alla Corte costituzionale la Legge n. 86 del 2024 sulla c.d. “Autonomia differenziata” e in difesa dei cittadini soggetti ad espropriazione delle loro abitazioni per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. A tali ragioni se ne aggiungerebbero altre determinate dal mio noto e risalente impegno politico e da non meglio definite ipotesi di conflitto di interessi professionali e che, a giudizio degli autori della nota, nuocerebbero alla ‘rigorosa terzietà che dovrebbe appartenere all’istituzione”.

“Ho lavorato sempre nell’interesse dell’Ateneo”

“Ritengo di aver esercitato il mandato di Pro-rettore – prosegue il costituzionalista messinese – sempre e soltanto nell’interesse dell’Ateneo e di aver tenuto distinti, come anche in passato, il ruolo istituzionale che mi hai assegnato dalle mie idee e dalla professione forense che ho sempre esercitato nel rispetto della legge e delle regole di deontologia. Quanto al mio impegno politico diretto, sono da tempo dimissionario da ogni carica attiva e già da moltissimi mesi prima della nomina a Pro-rettore mi sono astenuto da qualsivoglia intervento pubblico”.

“Premesso quanto sopra ritengo di non poter rinunciare alla libertà di pensiero e di azione propria di ogni cittadino, di ogni professionista e di ogni studioso e al contempo di dover tutelare l’istituzione alla quale appartengo e alla quale, come sai, dedico il mio pieno impegno: così sono stato educato dalla mia Famiglia e dai miei Maestri“, sottolinea Saitta.

“Metto a disposizione il mio mandato”

“Proprio per questo – conclude Saitta – qualora il mio impegno professionale e civile dovesse arrecare danno al nostro Ateneo, sento il dovere mettere a Tua disposizione il mio incarico di Pro-rettore perché tu possa assumere ogni determinazione nell’interesse della nostra Istituzione, e così continuare, senza subire attacchi di tal fatta, nell’opera di guida che hai condotto in questi mesi con grande competenza, determinazione, autorevolezza ed efficacia e che continuerò a sostenere con piena convinzione”.

Spatari: “Saitta ha la mia fiducia”

“Ho immediatamente confermato al prof. Saitta la mia assoluta fiducia e il mandato a occuparsi dell’organizzazione amministrativa dell’Università degli Studi di Messina. Tale decisione è stata convintamente condivisa da tutto il Collegio dei Pro-rettori. Le colleghe e i colleghi, nel ribadire la stima nei confronti del prof. Saitta, hanno pienamente concordato sulla necessità di affermare come le fondamenta su cui poggia la mission culturale dell’accademia debbano rappresentare un costante punto di riferimento per l’azione del governo di Ateneo. L’autonomia di pensiero, la libertà individuale, la possibilità di esprimere le proprie idee all’interno del dibattito pubblico sono prerogative di tutta la comunità accademica”, è quanto afferma il Rettore dell’Unime, Prof.ssa Giovanna Spatari.

“L’azione del governo di Ateneo è ovviamente ispirata alla terzietà dell’istituzione, ma al contempo a garantire a ciascun componente della comunità accademica queste libertà. Pertanto, nel ringraziare nuovamente il prof. Saitta per la sensibilità dimostrata, sono certa che continuerà a svolgere i suoi compiti da docente, ricercatore e Pro-rettore nel pieno, assoluto ed esclusivo interesse dell’Università degli Studi di Messina”, conclude Spatari.

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