Almeno 51 persone morte e oltre 200 sono rimaste ferite in un attacco missilistico della Russia contro la città ucraina di Poltava, a circa 400 km a est di Kiev. L’attacco condotta da Mosca ha colpito l’Istituto Militare di Telecomunicazioni e Informatizzazione (ex Scuola di Comunicazione del Comando Militare Superiore di Poltava) e secondo fonti ucraine, avrebbe, colpito anche un ospedale. “La città è stata attaccata da due missili balistici, che hanno colpito un istituto scolastico e un ospedale vicino. Uno degli edifici dell’Istituto delle Comunicazioni è stato parzialmente distrutto. Ci sono persone intrappolate sotto le macerie”, sono le prime informazione diffuse dal presidente Volodymyr Zelensky. Il numero uno dell’Ucraina aggiunge di aver ordinato un’inchiesta “completa e tempestiva” e ringrazia “tutti coloro che hanno aiutato” nelle operazioni di soccorso e “salvato vite”. “La feccia russa pagherà sicuramente per questo attacco. Continuiamo a sollecitare chiunque nel mondo abbia il potere di fermare questo terrore: L’Ucraina ha bisogno di sistemi di difesa aerea e di missili ora, non in magazzino. Gli attacchi a lungo raggio che possono proteggerci dal terrore russo sono necessari ora, non più tardi. Ogni giorno di ritardo, purtroppo, significa altre vite perse”, ha scritto Zelensky in un successivo post in inglese. Le autorità ucraine hanno decretato 3 giorni di lutto a Poltava colpita oggi da due missili russi che hanno centrato, proprio nell’avvio dell’anno scolastico, anche una scuola.
Ucraina. Missili balistici russi su una scuola militare a Poltava, 51 morti e più di 200 feriti
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