Mattarella ” Non si era e non si è stranieri in casa propria”

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Il monito del Presidente, Sergio Mattarella, lanciato durante il suo discorso all’ Università della Valle d’Aosta parlando di inclusione ed integrazione e definisce illusorio ed ingannevole il messaggio dei sovranisti europei che pensano tenendo la testa voltata all’ indietro. L’ Europa intesa come Unione va completata perché non reggerebbe a lungo l’ impatto con gli eventi internazionali. Sin dai tempi del Trattato di Roma si sono confrontate due visioni della Comunità Europea: una che la riduce ad un’ utile cooperazione economica e nulla di più; l’altra che pensa ad un’ Unione che si fonda su valori aggreganti che favoriscono l’integrazione sempre più intensa e rendono effettiva la sovranità nazionale difronte ai tanti cambiamenti epocali e alle sfide che si pongono all’ umanità. E nessuna sovranità nazionale è in grado di affrontarli senza una cooperazione politica e non solo economica. Essendo l’ Unione una comunità di valori non può non reggersi su una vita condivisa e crescere con i valori della solidarietà che nel corso degli anni saranno sempre più essenziali. La pandemia ne è stato un esempio: il Nex Generation UE per aiutare gli stati colpiti dalla pandemia e il nostro Paese in particolare. Questo significa impegno condiviso. E richiamando implicitamente quanto scritto da Draghi nel documento economico e programmatico elaborato per conto dell’ UE , ribadisce che senza un cammino condiviso , l’ Europa è destinata al crollo definitivo. Oggi purtroppo, ci sono Paesi dell’ Unione sensibili al canto ingannevole delle sirene sovraniste che diffondono l’ illusione di un ritorno ad un passato d’ oro che ammesso che ci sia stato, non c’è più e il mondo va avanti senza alcuna possibilità di tornare indietro. Al disegno di un’ Europa integrata, il Presidente aggiunge un principio contenuto nella Costituente: non possono essere considerate straniere in Italia le lingue parlate da cittadini italiani radicati nel suo territorio.Non si era e non si è straniero in casa propria, quale fosse e sia la propria cultura, lingua e religione. Un monito all’ Europa e anche ad esponenti del nostro governo che si professano sovranisti e mal nascondono il loro antieuropeismo.

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