E’ stato un ottimo dibattito, migliore delle aspettative della vigilia, che prevedevano toni aspri e scontri senza esclusione di colpi. Da ieri intanto la storia elettorale degli Usa è cambiata perché la Harris ha dimostrato di essere degna della candidatura, quando molti ,un mese fa, la ritenevano inadeguata. Ne ha acquistato consapevolezza durante il dibattito, quando ad un’ennesima provocazione di Trump risponde:” Tu stai correndo contro di me, non contro Biden”. Una vittoria chiara quella della Vice Presidente che ha costretto Trump in un angolo facendolo cadere, più volte, nelle sue trappole. Il tycoon si è difeso ricorrendo ai suoi soliti argomenti, ma senza di dire nulla di nuovo: non ha saputo rispondere su come vorrebbe cambiare l’ Obamacare, né è stato chiaro sul tema dell’ immigrazione. La Harris da parte sua, certamente, ha ancora un lungo cammino da compiere, irto di ostacoli e di insidie. Tre sono i fattori che hanno consentito ad una candidata, fino a ieri considerata poco empatica, di non soccombere dinanzi ad un maestro della comunicazione, molto istrionico, qual’ è Donald Trump e alla fine vincere il confronto: la sua capacità di replica agli attacchi dell’ avversario con sarcasmo e il sorriso sulle labbra, mentre lui rimaneva passivo e forse sorpreso, intento come si era imposto di frenare i suoi impulsi violenti, ad evitare attacchi sessisti che avrebbero mandato in visibilio i suoi sostenitori piu scatenati, ma non sarebbero piaciuti all’ elettorato moderato americano, che ad oggi , il tycoon, non ha per niente intercettato.Un Trump apparso nervoso e infastidito dal freno che si è dovuto dare, perché una cosa sono i comizi dove non c’è contraddittorio, un’altra sono i dibattiti. Secondo fattore che ha fatto vincere la Harris è stato sicuramente il suo atteggiamento di sapere uscire dall’ angolo in cui Trump ha cercato di confinarla all’ inizio e partire all’ attacco e al contropiede sui terreni che le erano più congeniali. Un esempio per tutti quando la Vice Presidente invita ad andare ai comizi di Trump e vedere la gente che va via prima della fine, stanca degli stessi argomenti ed esasperata da discorsi a ruota libera. Terzo fattore , da non trascurare la gestione del dibattito da parte dei moderatori che non hanno mai fatto alla Harris domande dure e questo le ha evitato di finire alle corde. A tal proposito Trump è stato furioso con i conduttori , accusandoli di partigianeria. Alla fine il tycoon, pur asserendo di aver fatto il suo miglior dibattito, bluffando, ha fatto capire che non vorrebbe farne altri. Starà maledicendo il dibattito dello scorso giugno, quello che ha portato Biden a cedere il passo alla Harris e candidarla per la corsa alla Casa Bianca. Intanto l’ America rimane divisa.
Kamala Harris degna della candidatura ma l’ America resta divisa
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