Una politica vuota di idee ma ricca di proclami e demagogia

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In politica , negli ultimi anni , vince chi riesce meglio a raccontare bugie. Nella politica italiana si aggiunge l’ arte, si fa per dire, del logoramento. Vince chi riesce a logorare meglio l’ avversario, ma in quanto alle idee, manco a parlarne, al contrario tanti proclami e demagogia. Nessuno sa come uscire da questo stallo, da questa ordinaria amministrazione; chiunque sale al soglio di Palazzo Chigi, rimane impantanato. Ovviamente nessuno lo ammette. L’ Italia, poi, è anche il paese delle rivoluzioni annunciate, ma naturalmente fino al giorno delle elezioni, dopo tutti si adeguano al ‘ comodo’ stallo. Dall’ opposizione tante promesse disattese, divisioni interne e programmi che non guardano al Paese ma a logorare all’ avversario. Chi non ricorda il popolo del Vaffa, guidato dal prode Grillo, al secolo Beppe, che avrebbe dovuto rivoltare l’ Italia come un calzino, abolire la povertà, cambiare l’ Europa dei burocrati . Arrivati al governo si alleano prima con la Lega, il cosiddetto Conte 1, poi con il PD, Conte 2. Il risultato del loro governo è stato un reddito di cittadinanza mal gestito e il 110 , che hanno messo in ginocchio le casse dello Stato, già di per sé vicine al vuoto. Ma la scelta di governare in modo contraddittorio non è piaciuta all’ elettorato e nel 2022 , il crollo dal 30% del 2018 al 15,2%. Nel frattempo si sono sentite le sirene meloniane che al grido di ‘ Europa matrigna’ , ha raccolto il beneficio di essere rimasta all’opposizione e nel settembre 2022 la leader maxima di FDI si è insediata a Palazzo Chigi. La nuova alba , sembrava essere arrivata:”Dio, Patria e Famiglia, Nazione, Europa da piegare a questi proclami . A due anni di distanza, la Premier, sembra essersi , anche lei adeguata allo stallo e sente il bisogno di restare nel perimetro del tanto contestato establishment europeo, nonostante abbia votato contro. Addirittura cerca aiuto a Draghi e i voti al PD per Raffaele Fitto , indicato quale membro della costituenda Commissione Europea. Tanta demagogia, isterismo da destra a sinistra, giochi di potere finalizzati al logoramento reciproco, con allo sfondo scandali e scandaletti. Le idee, naturalmente, latitano. Le maggioranze attuano solo in minima parte i loro programmi che durano fino a che riescono a nascondere le mancate promesse. Alla fine fanno finta di dolersi della disaffezione degli elettori verso il voto.

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