Kamala Harris, pistolera per necessità ma fermamente contraria all’aborto…

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Meno di sette settimane al voto la campagna presidenziale Usa entra sempre più nel vivo. Kamala Harris ha fatto partire la sua campagna choc a favore dell’aborto, con la testimonianza di una donna vittima di un incesto, mentre Donald Trump ha ripreso la campagna elettorale dopo aver subito un secondo apparente attentato domenica scorsa, vantandosi del fatto che “si spara solo ai presidenti importanti”. Il magnate ha anche elogiato la sua rivale democratica, la vicepresidente Kamala Harris per averlo chiamato per sincerarsi delle sue condizioni. Trump ha parlato in una riunione cittadina davanti a ferventi sostenitori a Flint, una citta’ industriale un tempo gioiello dell’industria automobilistica statunitense nel Michigan, Stato in bilico, prima che le fabbriche chiudessero a causa della concorrenza straniera.

Un video in cui appare una ragazza di 22 anni violentata dal patrigno e impossibilitata ad abortire. Cosi Kamala Harris ha lanciato il suo messaggio contro le leggi di Trump sull’interruzione volontaria di gravidanza. La candidata democratica, come ha confermato anche Hilary Clinton, ripristinerà le leggi sull’aborto in caso di vittoria.

Kamala Harris ha annunciato di voler limitare i costi dell’assistenza ai minori, contenendo la loro quota nelle spese delle famiglie entro il 7 per cento. Questa proposta segue quanto contenuto nella strategia dell’amministrazione del presidente Joe Biden, nella cui scrittura Harris è stata molto coinvolta. Il vicepresidente, tuttavia, non ha fornito dettagli su come otterrebbe questo risultato o come finanzierebbe tale misura. “Il mio piano è che nessuna famiglia, nessuna famiglia, dovrebbe pagare più del 7 per cento del proprio reddito nell’assistenza all’infanzia”. 

“La posta in gioco questo novembre non potrebbe essere più alta e la vice presidente Harris sa che la nostra democrazia è più forte quanto tutti votiamo”, dice il manager della campagna di Harris, Juilie Javez, sottolineando che “siamo concentrati ad incontrare giovani americani” per registrarli dal momento che “quando noi votiamo, vinciamo”.

Tim Walz, il candidato dem alla vice presidenza, guiderà una serie di eventi negli stati chiave di Georgia e North Carolina, mentre la moglie Gwen incontrerà in Nevada i giovani che saranno esortati non solo a registrarsi ma anche a votare in anticipo. Vi saranno eventi in università di altri stati chiave, come la Penn State dove sarà presente il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro, e l’University of Michigan dove l’attrice Jane Fonda parteciperà ad un evento sul clima. 

“Io e Walz abbiamo una pistola in casa, se qualcuno entra gli sparo”, rivela la candidata democratica Kamala Harris in diretta da Oprah Winfrey. “Se qualcuno entra in casa mia, gli sparo”, ha ammesso all’intervistatrice. Poi, probabilmente per il tenore delle sue parole, prova a smorzare, ma scoppia a ridere: “Forse non avrei dovuto dirlo… ma il mio staff si occuperà di questo più tardi.

La candidata presidenziale democratica e proprietaria di armi (come un gran numero di cittadini americani) ha rilasciato la dichiarazione che ha fatto inorridire la sinistra di mezzo mondo in un’intervista con Oprah Winfrey davanti a un pubblico in studio dal vivo, quando la conversazione si è spostata sulle leggi sulle armi.

Kamala Harris ha risposto alla giornalista intervendo sulla crescente preoccupazione per la violenza politica dopo il secondo attentato contro il suo avversario alle elezioni presidenziali del 5 novembre, il repubblicano Donald Trump.

Harris non ci pensa proprio a proibire l’uso delle armi: ha infatti detto alla Winfrey di sostenere il Secondo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, che protegge il diritto al possesso di armi. La vice di Biden ha menzionato il suo possesso di armi nel 2019 quando era senatrice degli Stati Uniti e di nuovo nel dibattito della scorsa settimana con Trump in quello che sembrava un appello agli elettori più conservatori.

Harris, ex procuratore distrettuale di San Francisco e procuratore generale della California, ha detto ai giornalisti nel 2019: “Sono un proprietario di armi e possiedo un’arma probabilmente per il motivo per cui molte persone lo fanno: per la sicurezza personale.

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