Lollobrigida e l’orgoglio del sistema Italia in agricoltura

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Annuncia una posizione forte il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, intervenendo a DiviNazione Expo 2024 a Siracusa, nel corso del G7 su agricoltura e pesca di Ortigia.

“Il nostro obiettivo è rilanciare l’agricoltura, ed è quello che stiamo facendo con il Governo Meloni. Oggi insieme a tutte le associazioni agricole, della pesca e dei sindacati vogliamo pianificare quello che deve essere fatto per lo sviluppo e la tenuta dell’attuale sistema”, ha aggiunto il ministro a margine del convegno “Incontri con le Rappresentanze Nazionali del Mondo Agricolo e della Pesca”, al Teatro Comunale di Siracusa, all’Expo DiviNazione 2024, la vetrina internazionale delle eccellenze italiane che precede il G7 Agricoltura. “Dobbiamo sviluppare ulteriori strumenti che possano garantire il reddito agli agricoltori. Questo è l’elemento fondamentale, perché qualsiasi passione, se non c’è reddito, viene abbandonata. Dobbiamo garantire a coloro che vogliono rivolgersi all’agricoltura e soprattutto ai giovani, che hanno una particolare attenzione alla trasformazione e investono nell’innovazione, un futuro certo e concreto.Ringrazio il sistema Italia che ci rende forti, quando si lavora insieme, quando si discute ognuno con le proprie sensibilità. Abbiamo il dovere di ritornare a comprendere ciò che ci unisce e non ciò che divide, a mettere davanti alla prospettiva di questa nazione gli obiettivi comuni che noi abbiamo come sistema Italia”.

“Siamo un tutt’uno con l’Africa, separati dal mare interno. Siamo stati un tutt’uno per millenni, dobbiamo tornare ad essere un tutt’uno, mettendo insieme le diverse potenzialità e le diverse propensioni che i nostri popoli e le nostre nazioni hanno”, è stato l’ulteriore richiamo di Lollobrigida, secondo cui “l’Africa oggi è il terreno arabile più grande del pianeta, il 65% delle terre fertili sono lì e ha la popolazione più giovane con 25 anni di età media. Noi però abbiamo l’innovazione, la formazione, le tecnologie. Queste due cose devono viaggiare insieme se vogliamo costruire sicurezza alimentare che non rinuncia alla qualità dei diritti e alla qualità dei prodotti per un benessere complessivo”.

Tra gli oltre 200 stand e le oltre 600 aziende del comparto agroalimentare non mancano momenti di spettacolo, cultura, riflessioni strategiche e  grande rilevanza ha il convegno dal titolo “Contrasto alle agromafie” cui hanno partecipato il ministro per la Protezione civile e per le Politiche del Mare, Nello Musumeci; il Sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia, Andrea Del Mastro; il Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Chiara Colosimo; il Presidente del Siracusa Institute, Jean-Francois Thony, e il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. Prima delle conclusioni del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ci sono state due sessioni di lavoro così strutturate:

Il programma e gli interventi

Alla prima: Francesco Greco (già Procuratore della Repubblica di Milano); Vincenzo Militello (Professore ordinario Diritto Penale Facoltà di Giurisprudenza presso l’Università di Palermo); Benedetto Fabio Granata (Assessore con delega alla Legalità e Trasparenza del Comune di Siracusa); Maria Rosaria Laganà; Jacopo Morrone (Presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari).

Alla seconda sessione:

 Felice Assenza (Capo Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari – MASAF); Roberto Alesse (Direttore Generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli); Gen. B. Donato Monaco (Coordinatore della Cabina di Regia dei controlli per la tutela agroalimentare e Vicecapo di Gabinetto Vicario – MASAF); Gen. B. Luigi Vinciguerra (Capo del III Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza); Contrammiraglio Giovanni Canu (Capo Reparto Piani e Operazioni Comando Generale del Corpo delle capitanerie di porto); Gen. C. A. Andrea Rispoli (Comandante CUFAA dell’Arma dei Carabinieri).

Poi,  presso la Galleria regionale di Palazzo Bellomo, c’è stato il momento della moda: con la Sfilata a cura di Tele di Aracne: un’accademia sartoriale nata per restituire alla collettività un bene confiscato alla mafia; grazie al PON Legalità – Ministero dell’Interno. I capi indossati sono stati creati da giovani provenienti dai circuiti penali e ad alto rischio di marginalizzazione.

Da sottolineare  il messaggio di Cia-Agricoltori Italiani riguardo al confronto sul futuro delle aree interne per un piano di sviluppo del settore. Il direttore nazionale Maurizio Scaccia plaude all’iniziative del governo: “Il G7 Agricoltura Divinazione Expo sancisca l’impegno delle istituzioni attorno al progetto di una strategia nazionale agricola per le aree interne. Che sia davvero capace di guardare lontano partendo dalle piccole comunità: dalle strade di montagna e dai servizi essenziali; dalle aziende familiari e dal ricambio generazionale. Con questo approccio che dobbiamo interpretare lo spirito del G7 Agricoltura a presidenza italiana: per l’inclusività e la stabilità economica, per la centralità della produttività agricola, custode della storia e della cultura dei popoli, garante della sicurezza alimentare globale”, conclude il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini.

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