Elezioni in Liguria e Raffaella Paita: ‘Italia Viva non parteciperà alle elezioni’

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La coalizione che in Liguria vuole contrastare il centrodestra i prossimi 27 e 28 ottobre dovrà fare a meno di  Italia Viva, che finisce fuori dalla coalizione e non parteciperà alla corsa. Iv. ha ufficializzato che non sarà della partita, come comunicato  dalla coordinatrice nazionale del partito di Renzi, Raffaella Paita: “Italia Viva non parteciperà alle elezioni regionali liguri, lasciando ai propri elettori e militanti la piena libertà di voto. Avendo a cuore sempre e solo il futuro della Liguria”: è l’annuncio  della coordinatrice nazionale del partito di Matteo Renzi. Italia Viva si era detta disponibile a sostenere il dem Andrea Orlando ma l’ultimatum grillino sulla presenza renziana in coalizione ha fatto deflagrare la situazione: la richiesta arrivata a Iv dai grillini riguardava la sostituzione di otto candidati. Troppo, per i renziani attivi nella trattativa ligure.

“Ci siamo resi disponibili a superare i veti del passato. E persino su richiesta degli alleati abbiamo deciso di non presentare il simbolo di Italia Viva; confluendo in una lista con gli amici di Più Europa e Socialisti. Abbiamo fatto di tutto per raggiungere l’obiettivo di una presenza riformista nel centrosinistra. Gli accordi con il candidato Orlando e con gli altri partiti hanno portato alla creazione della lista “Riformisti uniti ”,  apparentata con lo stesso Orlando come si può vedere dai documenti. La lista c’è ed è addirittura già apparentata. Ma nelle ultime ore, su pressione dei Cinque Stelle, ci è stato chiesto di eliminare l’apparentamento; o cancellare dalla lista i nomi di alcuni nostri rappresentanti. E per noi non è politicamente serio. Siamo disponibili a fare gli accordi con il centrosinistra ma non a tutti i costi. E questo deve essere chiaro per l’oggi e per il domani- avverte Paita-Prima delle poltrone viene la dignità”.

Giuseppe Conte, scaduto il termine per la presentazione delle liste,  ha ottenuto quello che voleva, facendo uscire Italia viva esce dalla coalizione, nonostante l’accordo siglato con il Pd firmato e sottoscritto qualche giorno fa dallo stesso Orlando.

“Il campo largo non esiste” aveva del resto dichiarato Angelo  Bonelli di Avs affossando  l’alleanza a sinistra tra i partiti di opposizione sulle nomine Rai.

Orlando aveva provato a ricomporre: “Una delle parole d’ordine che più spesso mi sento ripetere quando giro, quando incontro le persone nelle piazze, negli appuntamenti elettorali è: unità. Questo è l’appello che arriva dal basso, lo voglio girare al campo largo, ai suoi dirigenti che in questo momento hanno momenti di tensione, di frizione e lo voglio rafforzare non solo perché, lo voglio dire con molta chiarezza, andiamo incontro a una tornata importante dal punto di vista amministrativo in Liguria, poi in Umbria e in Emilia-Romagna. Siamo alla vigilia di una legge di bilancio che colpirà le fasce più deboli della popolazione e metterà le mani sulle pensioni. E per questo motivo io sono convinto che sia necessario che l’argine, l’unico argine possibile alla destra in questo momento, cioè l’insieme delle forze politiche e sociali che si oppongono alla politica del governo, possa realizzare il massimo della propria unità. Questo è stato anche un po’ il senso della mia candidatura e spero che sia colto fino in fondo da tutti”. 

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