Il caso di Leila Khaled, ex terrorista palestinese, invitata alla Sapienza di Roma 

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Leila Khaled, ex terrorista, oggi membro del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina è stata invitata oggi all’Università La Sapienza di Roma per partecipare al convegno “Palestina: le radici del genocidio, gli orizzonti della lotta”, organizzata dall’associazione studentesca “Cambiare rotta”. La stessa che aveva contestato la presenza del ministro della Cultura Alessandro Giuli che si era recato in ateneo per sostenere il suo ultimo esame universitario. Leila Khaled divenne nota al grande pubblico quando, tra il 1969 e il 1979, dirottò due aerei di linea.

La vicepresidente del Parlamento europeo critica l’ospitata di Leila Khaled all’interno dell’ateneo romano, prevista per il 2 ottobre. Foti : “Così non si fa cultura ma apologia del terrorismo” “La partecipazione della terrorista Leila Khaled all’iniziativa prevista alla Sapienza di Roma è un affronto alla storia dell’ateneo e della città di Roma.

Convegno a cui prenderà parte, da remoto, l’ex terrorista palestinese, attiva alla fine degli anni 60, quando divenne nota per il dirottamento di alcuni aerei in quello che è passato alla storia come il “Settembre nero”. Khaled già lo scorso anno aveva preso parte a un convegno organizzato all’Università di Torino.

Guardate a quello che sta succedendo nei campus americani della Ivy League”. Certo è che “i comportamenti violenti o che incitano alla violenza sono inaccettabili. E per quello non può che esserci l’intervento delle forze dell’ordine. Nel caso degli incontri come quello a cui parteciperà Khaled, in più, l’equilibrio delle posizioni non è contemplato.

“Avviso ai naviganti: le università non sono luoghi nei quali ospitare ex terroristi. Leila Khaled, storica attivista della causa palestinese, protagonista di due dirottamenti aerei, dovrebbe domani presenziare durante un incontro nell’ateneo romano La Sapienza. Dopo l’invito a partecipare come ospite a Torino per un evento lo scorso novembre, ci riprovano ancora. E questo è totalmente inaccettabile, soprattutto un anno dopo l’attacco di Hamas a Israele. Aspettiamo condanna unanime, e soprattutto la netta presa di distanza dalla segretaria Schlein, e la revoca dell’invito da parte dell’Ateneo”,  dice Augusta Montaruli, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camer

È bufera sulla partecipazione alla Sapienza di Roma domani di Keila Khaled, storica attivista palestinese protagonista nel 1969 e nel 1970 di due dirottamenti aerei. Una provocazione inaccettabile a pochi giorni dal primo anniversario dell’attacco di Hamas a Israele e nel mezzo dell’escalation nella polveriera mediorientale. L’eroina pro Pal è già stata al centro delle cronache lo scorso novembre, quando venne invitata dagli studenti di Torino durante le occupazioni.

“I cattivi maestri salgono in cattedra. Studenti filopalestinesi hanno invitato a un evento fissato per domani, Leila Khaled, storica attivista palestinese. Khaled oggi è membro del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, inserita nella lista delle organizzazioni terroristiche dall’Unione europea e dagli Stati Uniti. Una scelta vergognosa che dovrebbe essere stigmatizzata da tutte le forze politiche”. Così Ester Mieli, senatrice di FdI e responsabile del dipartimento Pari opportunità e Politiche contro ogni forma di discriminazione.

I capigruppo FdI alla Camera e al Senato Tommaso Foti e Lucio Malan chiedono al rettore della Sapienza di non autorizzare l’evento. “In pratica una terrorista che viene invitata a tenere dei comizi. Chiediamo al rettore dell’ateneo di non autorizzare n un periodo delicatissimo per il Medio Oriente per la cui situazione non si sente davvero il bisogno di alimentare dibattiti con accenni eversivi”, dice Malan. “Gli estremisti travestiti da studenti ci riprovano a invitarla, ma devono sapere che nessuna Università è un luogo adatto a ospitare una ex terrorista quale è Leila Khaled. Ci avevano già provato a chiamarla in un evento a Torino lo scorso novembre”, ricorda Foti. “Ma questo nuovo invito ha il sapore di una vera e propria drammatica provocazione a ridosso della ricorrenza dell’attacco di Hamas a Israele avvenuto lo scorso 7 ottobre. Dopo gli inviti a marchiare con lo spray le case di chi sostiene Israele lanciati da squallidi personaggi televisivi, arriva un nuovo segnale preoccupante da quelli che devono essere i luoghi del sapere e del confronto. Ci auguriamo che questa ignobile iniziativa venga condannata dai leader della sinistra nazionale”.

Tutto il partito della premier Meloni insorge. “L’Università deve rimanere un baluardo di cultura e sapere, e la sua missione educativa deve essere difesa da ogni forma di ideologia che promuova la violenza. La comunità accademica – dichiara Marco Scurria, vicepresidente dei senatori di FdI – ha il dovere di garantire che i propri insegnanti siano portatori di valori positivi e costruttivi. Fondamentali per formare una nuova generazione consapevole e responsabile. Per questo la presenza di Leila Khaled è inaccettabile, soprattutto in questo momento che vede il Medio Oriente terra di grande instabilità. Occorre quanto prima una risposta politica, culturale, sociale e accademica per fermare chi vuole rievocare un passato per il quale non vi è più posto”.

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