Superbonus. Spesi 123 miliardi per adeguare 500mila edifici

123 miliardi di euro di oneri del superbonus a carico dello Stato fino al 31 agosto per ‘aggiustare’ circa 500mila immobili su un totale di 12,2 milioni di edifici residenziali italiani. Un buco monstre nel bilancio dello Stato per adeguare solo il 4% degli immobili residenziali presenti in Italia. Un dato ‘assurdo’, questo, messo nero su bianco dall’Ufficio studi della Cgia. Praticamente sono stati spesi oltre 6 punti di Pil per efficientare un ridottissimo numero di abitazioni. Per la Cgia di Mestre, il superbonus “stando alle prime indiscrezioni, sembrerebbe aver favorito maggiormente i proprietari di immobili con una buona/elevata capacità di reddito, anziché rivolgersi in via prioritaria alle famiglie meno abbienti che, in linea di massima, presentano una probabilità maggiore di risiedere in abitazioni in cattivo stato di conservazione e con un livello di efficienza energetica molto basso”. In media ogni ‘adeguamento’ di un edificio residenziale è costato allo Stato 247.819 euro con picchi di poco superiori ai 400ma in Valle D’Aosta. In questa speciale classifica seguono la Basilicata con 299.963 euro, la Liguria con 298.314 euro, la Lombardia con 296.107 euro e la Campania con 294.679 euro. Fanalino di coda il Veneto con un costo medio per intervento di 194.913 euro per edificio, la Sardegna con 187.440 la Toscana con 182.919 euro.
Dunque costi elevatissimi per avere risultati ambientali modesti. “Non tutti, comunque, sono concordi nel ritenere che il Super Ecobonus 110% contribuirà in misura importante ad abbattere le emissioni di inquinanti”, sottolinea in una nota la Cgia. “Non ci siano valutazioni scientifiche rigorose sotto il profilo ambientale, l’abbattimento di CO2 sarebbe molto contenuto” e “le prime evidenze dimostrerebbero che nello scenario migliore i benefici ambientali del Superbonus compenserebbero i costi finanziari sostenuti in quasi 40 anni”. Una previsione non proprio idilliaca in un momento delicato per l’Italia alla vigilia della stesura di una manovra finanziaria in cui si chiederà un ‘sacrifico’ economico a tutti gli italiani.