A Villa Doria Pamphilj di Roma terzo  bilaterale Meloni-Starmer

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A Villa Doria Pamphilj a Roma la premier ha ricevuto il primo ministro del Regno Unito accolto dal picchetto d’onore.  È il terzo faccia a faccia tra i due nel giro di pochi mesi, dopo il vertice Nato a Washington e l’European Leaders Summit in Inghilterra. Focus dell’incontro il dossier immigrazione,  l’economia e la guerra in Ucraina. Sul tavolo anche la decisione di Londra di adottare l’obbligo di visto a pagamento elettronico per coloro che arrivano dall’Unione europea dal prossimo aprile.

“Siamo alleati molto stretti, ovviamente partner nel G7, partner nella Nato”, ha dichiarato Starmer, durante una colazione di lavoro con alcuni rappresentanti del mondo dell’imprenditoria, prima del vertice. “Qui ci sono state delle riduzioni piuttosto drastiche degli sbarchi. Quindi voglio capire come sia accaduto”, ha detto parlando con la stampa. Il premier del governo britannico ha spiegato che l’obiettivo della sua missione è apprendere “l’approccio dell’Italia per fermare l’immigrazione irregolare”, concentrandosi in particolare sul “lavoro a monte” svolto dal governo Meloni per ridurre i flussi dai Paesi di partenza. “Sono molto interessato a conoscere come si sia svolto questo lavoro a monte. Esaminando ovviamente altri schemi.  Ma abbiamo già un intento comune di lavorare insieme su questo vile commercio di spingere le persone oltre i confini“.

Starner ha sottolineato di apprezzare il lavoro sull’immigrazione fatto dall’Italia: “Sono qui per discutere, in questo centro di coordinamento e con la prima ministra, di come affrontare la migrazione illegale. Ho sempre creduto – ha spiegato il premier laburista – che la prevenzione e il fermare le persone prima che si mettono in viaggio sia uno dei modi migliori per affrontare questo particolare problema”.

Il piano del governo italiano preveda soluzioni non molto diverse da quelle di Londra, come l’accordo con la Libia simile a quello che il Regno Unito ha stipulato con la Francia. Ma anche punti controversi, come l’obbligo che le navi di soccorso delle ong prelevino i migranti solo da un’imbarcazione alla volta. E che debbano spesso raggiungere anche i porti del Nord Italia.

“Sono molto contenta di accogliere a Roma per la prima volta il primo ministro Starmer. La visita conferma una collaborazione estremamente solida. I nostri governi lavorano fianco a fianco per cercare risposte strutturate di lungo periodo alle sfide del nostro tempo”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al termine del bilaterale con il primo ministro britannico Keir Starmer.

“Siamo anche d’accordo sul fatto che non bisogna avere timore ad esplorare soluzioni nuove per fronteggiare l’emergenza migranti”, ha aggiunto Meloni. Che ha riferito di aver parlato a lungo del protocollo Italia-Albania. “Abbiamo offerto elementi per comprendere meglio questo meccanismo. Io e il primo ministro Starmer siamo d’accordo sulla necessità di intensificare la lotta ai trafficanti di vite umane”. Alla stampa presente la premier ha sottolineato di aver registrato da parte del premier britannico un forte interesse sui centri per migranti in Albania. “È un modello che non era stato sperimentare da nessuna parte. Se funziona tutti capiscono che può diventare una chiave di volta per affrontare in maniera diversa il tema dei flussi migratori. Anche come elemento di deterrenza dall’affidarsi a organizzazioni criminali”. Questo lavoro – ha aggiunto – richiederà ancora qualche settimana, “avrei preferito che iniziasse prima, se servisse qualche giorno in più, parliamo dell’ordine di qualche settimana, non è un problema”.

Il Regno Unito – ha detto a sua volta Starmer – ha oggi un governo incentrato sul pragmatismo, invece che sugli espedienti anche per affrontare il fenomeno dell’immigrazione illegale. “Siamo pragmatici prima di tutto. Quando vediamo una sfida, discutiamo con i nostri amici e alleati dei diversi approcci che vengono adottati e guardiamo cosa funziona. E questo è l’approccio che abbiamo adottato oggi. Ed è stata una giornata molto produttiva”. Starmer ha poi ribadito di essere colpito dal “lavoro a monte” svolto dagli italiani, che ha impedito ai migranti di arrivare. “Prevenire la partenza delle persone è molto meglio che gestire gli arrivi”. I due premier hanno poi affrontato il tema dei conflitti e della cooperazione economica.

Al termine del vertice a due  è stata adottata una Dichiarazione congiunta, che conferma l’ambizione di entrambi i capi di governo a continuare a “rafforzare e approfondire il partenariato strategico tra le due Nazioni in ogni ambito di comune interesse. Nel corso dei colloqui “particolare attenzione è stata dedicata al contrasto della migrazione irregolare. I due leader intendono rafforzare la cooperazione nella lotta al traffico e alla tratta degli esseri umani – sottolinea una nota di Palazzo Chigi – con particolare attenzione alla dimensione giudiziaria. Nonché nel partenariato con gli Stati di origine e di transito. Proseguendo nel solco della collaborazione avviata nell’ambito del Processo di Roma, in particolare in materia di rimpatri volontari assistiti”.

I due premier hanno riconosciuto che il rafforzamento del coordinamento con i partner internazionali, anche attraverso,  laddove possibile,  Interpol e Europol.  L’incontro ha fornito, infine, l’occasione per un aggiornamento sui principali temi dell’agenda internazionale, in particolare il conflitto in Ucraina e la situazione in Medio Oriente”. Regno Unito e Italia – ha detto Starmer – condividono gli sforzi per il cessate il fuoco in Medio Oriente. È un obiettivo non facile, ma è urgente e vitale”.

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