Nel 2023 dai Cpr (Centri di permanenza per il rimpatrio), è stato rimpatriato “solo il 10% delle persone con un provvedimento di espulsione ovvero 2.987 su 28.347”. E’ uno dei dati che emerge dal report “Trattenuti 2024. Una radiografia del sistema detentivo per stranieri” di ActionAid e del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Bari che ricostruisce il sistema di detenzione per il rimpatrio dal 2014 al 2023, in cui viene denunciata “l’invivibilità degli spazi” e “una politica fallimentare” dei Cpr. L’intero sistema dei Cpr solo nell’ultimo biennio 2022-2023 è costato 39 milioni e la spesa media annua di una struttura detentiva sale fino a un milione e 760mila euro, mentre il costo medio annuo di un posto raggiunge quasi 29 mila euro. Costi esorbitanti ma sottostimati, poiché non includono le ‘spese accessorie’. Al primo posto di questa singolare classifica c’è il Cpr di Brindisi, con una capienza effettiva di 14 posti, che vede il costo medio di un posto superare i 71.500 euro all’anno.
Actionaid: “Da Cpr rimpatriati solo il 10% migranti con ordine di espulsione”
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