Adina Valean, commissaria europea ai Trasporti, rispondendo a un’interrogazione del Parlamento europeo sul progetto del Ponte sullo Stretto di Messina afferma:
«Nel 2023 l’Italia ha informato la Commissione dello svolgimento di studi in preparazione del progetto, tra cui la valutazione a norma dell’articolo 6 della direttiva 92/43/Cee e l’analisi costi-benefici. Gli Stati membri devono garantire che i progetti per i quali si prevede un significativo impatto ambientale siano sottoposti, prima dell’autorizzazione, a una valutazione dell’impatto ambientale a norma della direttiva 2011/92/Ue. Il promotore del progetto deve studiare alternative ragionevoli pertinenti per il progetto stesso. Nell’ambito del meccanismo per collegare l’Europa, la Commissione può cofinanziare studi volti a preparare la costruzione di progetti infrastrutturali Ten-T con il 50% dei costi totali ammissibili. Solo la parte ferroviaria del ponte di Messina sarebbe ammissibile al cofinanziamento dell’Ue. Nell’ambito del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), i requisiti normativi di concentrazione tematica, incentrati sugli obiettivi strategici 1 «Europa più intelligente» e 2 «Europa più verde», limitano la dotazione per le grandi infrastrutture di mobilità. Queste sono ammissibili solo nell’ambito dell’obiettivo strategico 3 «Europa più connessa». Inoltre, l’accordo di partenariato con l’Italia individua come prioritari gli investimenti per la mobilità sostenibile in infrastrutture ferroviarie e limita gli investimenti in infrastrutture stradali alla riqualificazione selettiva delle strade di tipo secondario che collegano le aree interne. Nè il programma regionale Sicilia Fesr nè il programma regionale Calabria Fesr prevedono investimenti in grandi infrastrutture come il ponte. Senza conoscere l’esito degli studi preparatori non è possibile formulare ipotesi su un potenziale contributo dell’Ue alle attività di costruzione del ponte previsto, e quindi sui potenziali impatti sul bilancio complessivo. La Commissione non è ancora a conoscenza di una decisione definitiva per il Ponte, pertanto le mappe del regolamento Ten-T riveduto mostrano attualmente il progetto allo stadio di «studio/idea».
In pratica la Commissione non è ancora a conoscenza di una decisione definitiva per il ponte, pertanto le mappe del regolamento Ten-T riveduto mostrano attualmente il progetto allo stadio di “studio/idea”. Nel 2023 l’Italia ha informato la Commissione dello svolgimento di studi in preparazione del progetto, tra cui la valutazione a norma dell’articolo 6 della direttiva 92/43/Cee e l’analisi costi-benefici.
Alla fine il Ponte sullo Stretto di Messina può essere realizzato soltanto in parte con il cofinanziamento dell’Unione europea. Fissando i paletti all’investimento sull’infrastruttura, la delegata ai trasporti ha comunicato, infatti, come la Commissione europea ritenga che solo la parte del transito ferroviario del Ponte sullo Stretto di Messina sarebbe co-finanziabile dalla Ue come progetto strategico, secondo quanto previsto dal regolamento TEN-T dell’Unione Europea.
“Gli Stati membri devono garantire che i progetti per i quali si prevede un significativo impatto ambientale siano sottoposti, prima dell’autorizzazione, a una valutazione dell’impatto ambientale”, ha ricordato la commissaria, aggiungendo che “senza conoscere l’esito degli studi preparatori non è possibile formulare ipotesi su un potenziale contributo dell’Ue alle attività di costruzione del ponte previsto, e quindi sui potenziali impatti sul bilancio complessivo”.
Anche se tuttora per Bruxelles la realizzazione del Ponte sullo Stretto rimane un progetto a scatola chiusa, Adina Valean ha spiegato che la Commissione potrà investire risorse per metà delle spese per le grandi reti di trasporto.
Nonostante per la Commissione europea l’opera sia ad oggi un oggetto misterioso, la realizzazione del Ponte sullo Stretto prosegue in Italia nonostante gli ostacoli.
Mentre il Ceo di Webuild, Pietro Salini, ha affermato di essere pronto a iniziare i lavori, l’ad della Stretto di Messina s.p.a., Pietro Ciucci, ha garantito che “non ci sono dubbi sulla certezza delle fasi costruttive del ponte sullo Stretto, né indeterminatezza sui costi. Non c’è un rischio di incompiuta, il progetto è assolutamente fattibile ed è stato aggiornato nelle modalità previste per legge”.
La società ha pubblicato la lista aggiornata delle aree da espropriare per la realizzazione del Ponte, sulla base dei pareri dei soggetti coinvolti, spiegando che diminuirà il numero degli espropri e anche la superficie su entrambe le coste calabrese e siciliana.
La lista delle aree espropriata può essere consultata sui siti internet della regione Calabria, della regione Sicilia e della società Stretto di Messina che fa sapere che le operazioni procederanno gradualmente man mano che la struttura verrà realizzata.
Intanto, le Commissioni Giustizia e Affari Costituzionali della Camera hanno approvato un emendamento della Lega al ddl sicurezza, ribattezzata “anti no-Ponte“, per limitare le proteste contro la realizzazione dell’opera, con un’aggravante “se la violenza o la minaccia” a un pubblico ufficiale “è commessa al fine di impedire la realizzazione di un’opera pubblica o di una infrastruttura strategica la pena è aumentata”.
La proposta è stata sottoscritta da tutti i gruppi di maggioranza ed è passata con una riformulazione, attenuata in parte rispetto alla prima versione, che prevedeva come la pena fosse aumentata fino a due terzi. Adesso la norma stabilisce un incremento fino a un terzo, che può essere bilanciato da possibili attenuanti.
Il commissario ai Trasporti Adina-Ioana Vălean e il commissario per l’ambiente, gli oceani e la pesca Virginijus Sinkevičius hanno informato la presidente von der Leyen della loro decisione di dimettersi dalla Commissione per assumere il loro seggio al Parlamento europeo, al quale sono stati eletti.
Vălean e Sinkevičius si sono dimessi rispettivamente il 15 e il 16 luglio.
Al fine di garantire la continuità del lavoro della Commissione, la Presidente ha deciso di assegnare temporaneamente le responsabilità per l’Ambiente, gli Oceani e la Pesca al Vicepresidente esecutivo Šefčovič, in aggiunta al suo attuale portafoglio.
Per lo stesso motivo, la Presidente ha deciso di assegnare temporaneamente le responsabilità per i Trasporti al Commissario Hoekstra, in aggiunta al suo attuale portafoglio.
Il Presidente ha informato anche il Parlamento europeo e il Consiglio di questi cambiamenti temporanei.