Quella che si è verificata alla Mecca è una vera e propria strage di pellegrini: sono almeno 900 i morti in Arabia Saudita, quasi tutte vittime legate al caldo killer. Temperature terrificanti che hanno stroncato i fedeli musulmani in pellegrinaggio, la maggior parte dei quali – segnala tra gli altri il sito del Tgcom24 – oltre 470, è di origine egiziana, mentre almeno 60 di origine indonesiana. E ora, dopo le immagini dei giorni scorsi che rimandavano in tutto il mondo la folla di pellegrini impegnati nei rituali, a partire dal consueto “tawaf” alla Mecca (che prescrive di girare intorno alla Kaaba, nella Grande Moschea, in senso antiorario per 7 volte), le notizie che arrivano dalla Mecca descrivono lo scenario agghiacciante di corpi che si troverebbero all’interno del complesso di emergenza nel quartiere di Al-Muaisem.
«Tutti sono morti a causa del caldo», ha riferito un diplomatico all’agenzia Afp. Mentre secondo altre sommarie informazioni che arrivano dall’Arabia Saudita, un fedele avrebbe invece riportato ferite mortali durante un episodio di calca della folla. Episodi di panico e questo incidente di schiacciamento a parte, però, è stato il caldo implacabile il vero killer, responsabile della strage che ha segnato nella tragedia nell’annuale celebrazione dell’Eid Al-Adha, la festa del sacrificio, la più importante e sentita dai musulmani che in quest’occasione sono chiamati a compiere il pellegrinaggio dell’Hajj alla Mecca.