Allerta rossa per Toscana ed Emilia-Romagna. A Firenze preoccupa l’Arno

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Continua a far paura l’ondata di mal tempo che sta colpendo diverse regioni dell’Italia centro settentrionale. Emilia Romagna e Toscana sono state confermate ‘zone rosse’  anche per la giornata di sabato: nelle due regioni piove incessantemente da ore, con frane e livelli di fiumi e torrenti che si sono alzati durante tutta la giornata. Nelle ultime ore, forti precipitazioni hanno interessato le aree intorno a Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini, Bologna e Ferrara. In Toscana si è mobilitata la protezione civile nazionale su richiesta del presidente Giani: il sorvegliato speciale di queste ore è il fiume Arno. A Firenze e in tutto il territorio della Città metropolitana è stata disposta la chiusura di musei e luoghi di spettacolo, compresi cinema e teatri. A Prato e Campo Bisenzio è stata disposta la chiusura di tutte le attività commerciali e produttive della città.

Il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci ha firmato il decreto dello stato di mobilitazione straordinaria del Servizio nazionale di Protezione civile per la Toscana e l’Emilia Romagna. In quest’ultima regione preoccupa soprattutto il Lamone che ha superato la soglia 3, con valori di piena record oltre i tre metri: per questo motivo sono state decise le evacuazioni a livello precauzionale a Brisighella (Ravenna) e Trenitalia ha deciso di sospendere la circolazione dei treni tra Faenza e Marradi. Le province di Ferrara, Bologna, Ravenna e Forlì sono interessate da piogge insistenti dalle prime ore della giornata così come le altre aree regionali. Oltre ai fiumi preoccupano possibili frane nelle zone montane e pedemontane di tutto l’arco centrale della Regione.

In Toscana la situazione e sostanzialmente simile. L’allerta, in vigore fino alle ore 12 di domani nelle province di Firenze, Prato, Pistoia e Pisa, richiede ai cittadini un elevato livello di prudenza: evitare di spostarsi se non in caso di necessità o emergenza, non sostare in zone depresse come sottopassi stradali o aree di bonifica, non attraversare con l’auto e non camminare in zone allagate (il rischio è quello dello spegnimento e della perdita di controllo del veicolo oppure di cadere in tombini scoperchiati o buche), non sostare nelle cantine ma spostarsi ai piani alti, seguire le comunicazioni e le indicazioni diffuse tramite i canali ufficiali della Protezione civile. Tante le chiusure, oltre a parchi e scuole: Firenze ha deciso di chiudere biblioteche, musei ed impianti sportivi e di sospendere spettacoli ed eventi culturali e sportivi; mentre Prato (dove sono attesi 30 mm di pioggia in tre ore) sono stati chiusi anche centri commerciali, negozi e attività produttive.

Le situazioni più critiche a Sesto Fiorentino, con esondazione del fiume Rimaggio, e nei Comuni di Firenze, Pontassieve, Pelago, Calenzano, Lastra a Signa, Signa, Bagno a Ripoli, Poggio a Caiano, Carmignano e Prato. Frane a Marradi e Vicchio. L’Arno a Pisa è arrivato al secondo livello di guardia e saranno evacuate alcune famiglie di residenti nella zona della golena. Evacuazioni anche in provincia per alcune famiglie nel comune di Montopoli.

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