“A tre anni dalla riforma costituzionale che ha modificato gli articoli 9 e 41, è fondamentale interrogarsi su come garantire un equilibrio tra tutela ambientale, libertà di impresa e giustizia sociale. La Costituzione non impone vincoli assoluti, ma integra la sostenibilità nelle scelte politiche ed economiche, affidando al Parlamento il compito di bilanciare sviluppo e tutela dell’ecosistema con analisi rigorose e decisioni ponderate”. Lo ha detto il Presidente della I Commissione Affari Costituzionali della Camera, Nazario Pagano, all’evento “Tutela dell’ambiente e attività economica. Analisi e prospettive a tre anni dalla modifica degli articoli 9 e 41 della Costituzione” organizzato a Montecitorio insieme al WWF.
“Un principio chiave della riforma è la tutela dell’ambiente nell’interesse delle future generazioni, una responsabilità che impone al legislatore di evitare approcci ideologici e di valutare l’impatto delle normative su cittadini e imprese. In Europa, il dibattito sul Green Deal ha spesso trascurato la competitività, ma oggi si apre una fase più equilibrata, in cui sostenibilità e crescita devono procedere di pari passo. Attuare questa riforma richiede un Parlamento forte e consapevole, capace di governare la transizione con lungimiranza, senza compromettere né il benessere di oggi né quello delle generazioni future”.