Alla vigilia della Conferenza sulla Sicurezza, Monaco di Baviera piomba nel caos. Un giovane afghano di 24 anni si è lanciato contro la folla nel centro falciando decine di persone. Il bilancio è di almeno 30 feriti, alcuni molto gravi, tra questi anche bambini. Il ministro presidente della Baviera e leader della Csu, Markus Soeder, giunto sul luogo del fatto a Mona e autorità parla di un ‘presunto attentato’. “Qualcosa deve cambiare in Germania. Non si può andare avanti di attentato in attentato”, ha aggiunto. Il fatto è avvenuto all’angolo tra la Dachauerstrasse e la Seidlstrasse, non lontano dalla stazione centrale, mentre era in corso una protesta organizzata dal sindacato Verdi .
L’attentatore è nato a Kabul nel 2001 ed è arrivato in Germania alla fine del 2016 dopo aver attraversato l’Italia. La Dpa spiega che il cittadino afghano era arrivato in Germania come minore non accompagnato ed era stato affidato a una struttura di assistenza minorile. Poche settimane dopo l’arrivo in Germania, il giovane aveva presentato richiesta di asilo, che però gli era stata respinta nel settembre del 2017. Ha quindi presentato ricorso, ma non gli è stato accolto e nell’autunno del 2020 gli è stato ordinato di lasciare la Germania.
L’uomo, inoltre, era già noto alla polizia per incidenti legati a droga e furti e dopo l’attentato è stato subito fermato e messo in sicurezza. Come scrive lo Spiegel il 24enne aveva ”condiviso post filo islamisti” sui social media prima di lanciarsi con l’auto contro la folla.