Dallo scorso 7 marzo, sono stati attivati in modo graduale lungo le autostrade italiane i nuovi Tutor 3.0. I nuovi dispositivi sono stati ‘accesi’ su 26 nuove tratte della rete viaria gestita da Autostrade per l’Italia portando la rete Aspi ad avere 178 tratte autostradali coperte da tale sistema di monitoraggio, per un totale di 1.800 chilometri.
I nuovi dispositivi entrati a regime pochi giorni fa rappresentano una evoluzione tecnologica dei vecchi ‘Autovelox’: il nuovo Tutor 3.0 è stato ottimizzato in tutte le funzionalità. Ecco, come spiega Aspi, il funzionamento del nuovo Tutor: il sensore del portale d’ingresso rileva la categoria del veicolo (automobile, moto, camion, pullman, etc.) e attiva le telecamere che scattano la fotografia, registrando data e ora di passaggio. Il sensore del portale successivo esegue le stesse operazioni di quello a monte, fotografando nuovamente il veicolo e registrando data e ora di passaggio. Un sistema centrale effettua gli abbinamenti tra i dati registrati dalle telecamere dei due portali, calcolando i tempi di percorrenza di ciascun veicolo. I dati dei veicoli i cui tempi di percorrenza non superano quelli consentiti nella tratta in esame vengono immediatamente eliminati. Per i veicoli in violazione, il sistema interroga in automatico gli archivi della Motorizzazione e gli archivi degli autonoleggi per risalire rispettivamente all’intestatario e al conducente del veicolo. Le violazioni sono poi accertate dalla polizia stradale e il sistema provvede alla compilazione e alla stampa del verbale, inoltrando in via informatica i dati per la procedura di notifica al trasgressore. Il funzionamento del Tutor è totalmente indipendente dalla presenza o meno di un telepedaggio a bordo del veicolo.
Insomma, grazie a una scansione laser, il Tutor rileva la velocità media con cui un’auto ha percorso un determinato tratto di autostrada: se si supera la velocità prevista fioccano le multe che sono salatissime. Fermarsi nelle aree di servizio per cercare di “abbassare la media” della velocità non consente di evitare la sanzione. Interrompere la guida per brevi soste non garantisce un abbassamento sufficiente della velocità media calcolata su un tratto lungo e può persino risultare controproducente se il tratto Tutor monitorato è esteso. Inoltre, questo tipo di soste improvvise può aumentare il rischio di incidenti e compromettere la sicurezza stradale. La strategia migliore sembra essere una: mantenere una velocità costante, rispettando il limite massimo consentito lungo tutto il percorso.
In caso di superamento del limite di velocità, le multe verranno applicate come indicato di seguito, ricordando quanto previsto dal codice della strada: 130 km/h in condizioni normali, 110 km/h in caso di pioggia o neve, 100 km/h per i neopatentati nei primi 3 anni.
Da 42 a 170,73 euro per ci supera il limite di 10 km/h. Da 173 a 694 euro con punti decurtati per il superamento del limite tra i 10 e i 40 km/h. Da 543 a 2.170 euro più la sospensione della patente da 1 a 3 mesi per il superamento del limite tra i 40 e i 60 km/h. Da 847 a 3.389 euro più la sospensione della patente da 6 a 12 mesi per il superamento del limite oltre i 60 km/h. Le tratte interessate, sino ad oggi, sono 26: Sette si trovano sulla A1 Milano-Napoli, di cui 4 tra Chiusi e Monte San Savino in entrambe le direzioni, 1 tra Castelnuovo di Porto e Settebagni in direzione Roma e 1 tra l’Area di Servizio Tevere e Fabro in direzione Firenze. Cinque tratte sulla A27 Mestre-Belluno, tra il bivio con la A4 Milano-Brescia e lo svincolo con la Pedemontana e altrettante sulla A9 Lainate-Como-Chiasso, tra Saronno e Lomazzo Nord, sia in direzione Chiasso che in direzione Lainate. Quattro tratte sulla A14 Bologna-Taranto, tra Pesaro e Rimini Sud in entrambe le direzioni, e cinque sulla A11 Firenze-Pisa Nord, tra Montecatini e Prato Est sempre in entrambe le direzioni.
