Bari, crolla soffitto di una piscina. Tre feriti non gravi

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Doveva essere un tranquillo pomeriggio in piscina come tanti altri quello di ieri, invece, si è trasformato in un incubo. Tragedia sfiorata ieri pomeriggio all’interno della piscina Energy Live di via Saverio Lioce, al quartiere “Poggiofranco”, di Bari. Erano passate da pochi minuti le 17, mentre un gruppo di una quindicina di bambini aveva appena terminato l’attività preparatoria di palestra propedeutica alla seduta in vasca quando una parte del controsoffitto dell’impianto sportivo, ubicato qualche metro sotto il livello stradale è, improvvisamente e inaspettatamente crollato. Sotto le macerie si sono trovati una delle istruttrici, una donna barese di 34 anni, una ragazza di 14 e un’altra ragazza di sette. Sono stati attimi di terrore quelli vissuti all’interno dell’impianto sportivo che pratica, anche, terapie riabilitative. Alle 17,10 la telefonata alla centrale operativa del servizio di emergenza sanitaria del 118 che ha inviato sul posto una decina di ambulanze con altrettante equipe mediche. Insieme ai sanitari sono arrivate sul posto, anche, quattro squadre dei vigili del fuoco e diverse pattuglie di polizia locale, carabinieri e polizia di stato. Sono state attivate anche le unità cinofile e i sommozzatori nell’intento di cercare possibili utenti dell’impianto rimasti intrappolati tra i residui murari della controsoffittatura crollata. Per fortuna, nessuno è rimasto intrappolato e oltre all’istruttrice e alle due giovani, sono rimaste lievemente ferite con escoriazioni varie, anche, un paio di persone che al momento del crollo si trovavano a bordo piscina. L’istruttrice, una volta recuperata da sotto le macerie è stata trasportata in codice rosso al pronto soccorso del policlinico di Bari con varie contusioni e traumi, tra cui un preoccupante trauma toracico. La donna è stata ricoverata, non corre pericolo di vita e se la caverà in poche settimane. La quattordicenne, invece, è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale “Divenere” di Carbonara e, fortunatamente anche lei, che non corre pericolo di vita pur avendo riportato diversi traumi ed escoriazioni agli arti inferiori, è stata giudicata guaribile in pochi giorni. La più piccola dei feriti, invece, ha rifiutato il ricovero perché curata dalla mamma, di professione medico, che è arrivata sul posto pochi minuti dopo l’incidente. Intanto la macchina dei soccorsi dopo aver messo in sicurezza tutte le persone che al momento del crollo si trovavano all’interno della piscina, ha provveduto con i tecnici dell’Enel a staccare le utenze elettriche e a effettuare i primi rilievi per cercare di capire quale è stata la causa del cedimento del controsoffitto. Durante le operazioni di soccorso le forze dell’ordine, che hanno isolato la viabilità per oltre due isolati in modo da far curare i tanti bambini spaventati presso le ambulanze parcheggiate in zona, hanno, poi provveduto a far sgombrare temporaneamente, per il tempo necessario ad effettuare le verifiche strutturali gli occupanti degli appartamenti sovrastanti la piscina. Dopo qualche ora, terminati i sopralluoghi tutti i residenti degli appartamenti del condominio sono stati fatti rientrare non essendo stati riscontrati pericoli di cedimento strutturali. La causa del crollo, probabilmente, potrebbe essere legata a una perdita di una conduttura di acqua che potrebbe aver finito per appesantire i pannelli e indebolire le giunture provocando il crollo. Ma le cause con certezza le si conosceranno nelle prossime ore quando i tecnici dei vigili del fuoco avranno terminato i sopralluoghi ed elaborato i risultati dei rilievi effettuati. La procura della repubblica nelle prossime ore potrebbe aprire un fascicolo d’indagine contro ignoti con l’accusa di lesioni colpose aggravate. “Ancora non ci posso credere, ho lasciato mio figlio per andare al suo solito appuntamento settimanale in piscina e potevo non rivederlo più. Per fortuna lui sta bene è solo tanto spaventato”, con le lacrime agli occhi e la voce singhiozzante, Antonio, un genitore di uno dei ragazzi minorenni che si trovavano in piscina al momento del crollo raccontava al cellulare a qualcuno dall’altro capo del telefono quello che era accaduto. Tanta la tensione, lo spavento tra di tanti genitori e parenti all’esterno della piscina di quella quindicina di bambini che al momento del crollo del contro soffitto si trovavano all’interno. “Oggi mi sento un miracolato perché mio figlio non doveva essere lì. L’ho portato oggi in piscina per recuperare la lezione persa ieri. Era fuori dalla vasca mi ha detto, stava per rituffarsi quando è crollato tutto. Lui adesso è sotto choc, ma per fortuna, ringrazio Dio, è vivo e sano e salvo”, questo il commento di un altro genitore vanti all’ingresso dell’impianto pochi minuti dopo aver riabbracciato suo figlio. “E’ stato tremendo, non ce lo si aspettava, ma per fortuna, alla fine, possiamo dire che è andati tutto bene senza conseguenze nefaste. Quando ho visto crollare quelle parte di soffitto ho, davvero, temuto il peggio, ma per fortuna siamo tutti vivi”, racconta un giovane di mezza età che si trovava all’interno della piscina e aspettava che il nipotino terminasse la seduta di nuoto. L’uomo, ancora scosso, raccontava la sua esperienza ai sanitari del 118, mentre lo soccorrevano curandogli alcune escoriazioni che si era procurato, alla gamba, nel cercare di estrarre subito dalle macerie l’istruttrice e le due ragazzine rimasta travolte dal materiale crollato. Poco più in la’ a raccontare la sua esperienza, con la voce rotta dalla commozione, un altro papà che ai soccorritori e ai giornalisti accorsi sul posto raccontava: “io, come di consueto, ho lasciato mio figlio, più o meno, verso 16,20, lui oggi era anche ansioso perché in ritardo in ritardo rispetto al solito con la lezione che doveva iniziare intorno alle 16,30. Poi, dopo poco meno di un’ora, intorno alle 17,15, sono ritornato a riprenderlo ma il crollo era successo da pochi minuti e al mio arrivo ho subito capito che c’era qualcosa che non andava quando ho vitato tanta gente d’avanti all’ingresso della piscina e ho iniziato a sentire le sirene di ambulanze, vigili del fuoco e polizia arrivare. Ho pensato di tutto quando ho saputo e capito che si era trattato del crollo. Per me sono stati lunghi, interminabili e tremendi attimi di terrore. Mi sono sentito perso, il cuore mi è arrivato in gola, ma per fortuna pochi istanti dopo ho visto mio figlio, che ha quasi sei anni, nei pressi dell’ingresso della piscina, aveva addosso solo il suo costumino da bagno e c’era qualcuno che lo stava aiutando a vestirsi vestendo. Quando il bambino mi ha visto stava piangendo per lo spavento e mi si è subito buttato con le braccia al collo, spero che possa superare velocemente questo shock, dimenticando questa esperienza che per lui deve essere state certamente tremenda. Il bambino adesso fisicamente credo stia bene, i medici lo hanno visitato nell’ambulanza mi hanno detto che ha solo, fortunatamente, qualche lieve graffio e un po’ di gonfiori alle gambe”. “Abbiamo temuto il peggio arrivando, ma poi per fortuna la situazione si è rivelata meno grave di quel che si pensava in un primo momento”, ha raccontato una infermiera davanti alla sua ambulanza appena finito di medicare un bambino che è stato consegnato a suoi genitori.

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