Con un video postato sui social, Beppe Grillo risponde a Giuseppe Conte “massacrandolo”: “Io quando vedo questa bandiera dei Cinque Stelle con davanti il mago di Oz (così definisce Conte, ndr) che parla di democrazia diretta mi viene un buco allo stomaco. Quindi va benissimo, dobbiamo essere persone civili. Lui può fare il suo bel partito; si può fare il suo manifesto con la sua faccia – bella, simpatica e sincera – con su scritto: ‘Oz e i 22 mandati’. Potrebbe – ha aggiunto – anche arrivare all’8%“. E aggiunge: “Si faccia fare una profezia da Fassino”.
Tutto nasce, a detta di Grillo, per aver posto quelle 4-5 domande sull’Assemblea straordinaria. “Ho esercitato un mio piccolissimo diritto. Di Garante, per capire questa assemblea straordinaria, assolutamente giusta, di democrazia dal basso, questa costituente, quali potevano essere i crismi, cioè vedere un po’ cosa stava succedendo, quanta gente era stata falcidiata in agosto. Questo comitato anonimo che non rispondeva a nessuno, non riusciva ad avere un dato. Ho insistito, ho fatto 4,5 domande, la risposta è stata, un notaio nominato, non l’innominato, il nominato notaio è venuto fuori con un video, dicendo che io non conto nulla, perché l’Assemblea sarà quella, ma finché non c’è l’Assemblea non conto nulla, perché nello statuto è una figura che non conta nulla, cioè lo statuto, che l’ha fatto il mago di Oz, non l’ho fatto io”.
In pochi minuti risponde al presidente M5s e rivendica il “diritto a estinguere” il Movimento, da lui fondato con Gian Roberto Casaleggio. “Se vogliamo essere sobri” e “anche intelligenti dice- si capisce benissimo che c’è qualcosa che non quadra”. Spara a zero contro la selezione della candidature operate da Conte: “E anche queste elezioni che stanno avvenendo in Liguria e in Emilia Romagna: ma i candidati che appoggiano questo movimento progressista di sinistra, ma chi li ha votati? C’è stata una votazione dal basso, questa sarebbe la democrazia dal basso no: sono stati catapultati dall’alto, messi lì, i soliti giochi della vecchia politica. Quindi, cioè non è democrazia dal basso, è una bassa democrazia”.
Per il fondatore il M5S nato quindici anni fa “non c’è più, è evaporato. Però come tutte le evaporazioni, come nel caso del mare, poi magari si trasforma in una tromba d’aria, un ciclone. Non lo so”. Perché lui rimane dell’idea che “Il M5S è compostabile e non biodegradabile. Contiene ancora l’humus, gli zuccheri, le proteine, è molto moderno. E noi invece ribadiamo una politica stramorta, abbiamo candidati trapassati”.
Il padre del Movimento 5 Stelle rompe con il leader dei pentastellati, Giuseppe Conte. L’ex premier ha annunciato che il contratto di consulenza non verrà rinnovato. In ballo c’erano circa 300mila euro. Ma certe soddisfazioni politiche non hanno prezzo. La parabola di Beppe Grillo dagli spettacoli itineranti sold out al “licenziamento”.