C’è uno strano miscuglio di deleghe e competenze nel nuovo euro esecutivo. Sovrapposizioni di politiche, candidati dal passato problematico e portafogli ibridi, caratterizzano le strategie della Commissione europea guidata da von der Leyen 2. Nonostante la presidente, presentando la strategia del suo secondo incarico, si è impegnata per eliminare, quelli che lei stessa ha definito “i tubi rigidi della vecchia caldaia”, sovrapposizioni di competenze e dicasteri complessi potrebbero finire per incasinare il lavoro del nuovo governo europeo. In realtà la von der Leyen ce l’ha messa tutta per snellire le strutture nella speranza di schivare i contraccolpi di possibili politiche contraddittorie e isolate.