Entro la fine di questo mese, su pressione di diversi Stati membri, tra cui l’Italia, La Commissione europea potrebbe varare una nuova Direttiva comunitaria sui rimpatri dei migranti. A dare una significativa spinta alla nuova regolamentazione europea è stata, riunione informale sugli Affari interni tenutasi lo scorso 30 gennaio a Varsavia. Sulla materia, l’euro governo targato Von der Leyen 2, secondo indiscrezioni, sarebbe intenzionato a includere in un dispositivo legislativo la legittimazione comunitaria dei cosiddetti “hub per i rimpatri”, situati al di fuori dei confini del territorio comunitario, da cui i migranti possono essere rimpatriati nei loro Stati d’origine. Una norma questa che se approvata darebbe ragione alla scelta del governo Meloni di utilizzare i centri realizzati oltre Adriatico, nel Paese delle Aquile. Scelta oggi posta nel nulla dalle sentenze della magistratura italiana. L’obiettivo di Bruxelles, con questo nuovo provvedimento, è quello di legittimare gli hub e di accelerare le procedure di rinvio nelle loro nazioni dei richiedenti asilo le cui domande sono state respinte. Il portabandiera di questa nuova iniziativa legislativa che anticiperebbe, di fatto, di qualche giorno, rendendolo in qualche vano nullo, il pronunciamento della Euro corte di giustizia, il commissario per gli Affari interni e la migrazione, Magnus Brunner che ha parlato, con i rappresentanti degli Stati membri che aderiscono a Schengen e delle istituzioni europee, di “idee innovative” in materia di gestione dei flussi.