La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen rieletta, in quota Germania, per il suo secondo mandato, secondo fonti ben informate dell’euro palazzo di vetro, avrebbe ultimato la lista dei suoi 26 cortigiani che gestiranno l’Unione europea per i prossimi cinque anni. I 27 Stati membri entro oggi dovevano mandare i nominativi dei rispettivi uomini che avrebbero voluto vedere designati nell’euro governo, al momento mancherebbero all’appello solo i “desiderate” di Belgio e Bulgaria alle prese con rispettive beghe politiche interne. Ma l’euro presidente, avendo intenzione di raggiungere un equilibrio di genere, potrebbe opporsi rispetto ad alcune scelte maschili. Solo tra quindici giorni l’europarlamento sarà chiamato alla ratifica della nuova governance di potere europea. Spunta il nome del 35enne maltese Glenn Micaleff che non sembra avere molta esperienza. Il bagaglio culturale dei prossimi componenti dell’euro governo sembra essere molto assortito, si va da avvocati a linguisti, da star dei reality TV a campioni di pallavolo. Per l’Italia in corsa c’è il ministro Raffaele Fitto che vorrebbe il dicastero economico e di bilancio e al quale potrebbe andare agricoltura e sicurezza alimentare, industria. Per il Portogallo verrebbe confermata Maria Luis Albuquerque alla Ricerca, innovazione e scienza, agricoltura. Anche la Spagna vedrebbe riconfermata Teresa Ribera al Green Deal, energia e ambiente. Conferma, pure per Thierry Breton che andrebbe al Mercato interno. Per il Belgio, che vorrebbe Servizi finanziari, allargamento e sanità, sono favoriti Didier Reynders, Sophie Wilmès, Frank Vandenbroucke, Yvan Verougstraete. Confermato il commissario austriaco Magnus Brunner che si occuperebbe di servizi finanziari o Agricoltura. Conferma anche per il commissario croato Dubravka Šuica che avrebbe Coesione, salute. Rinnovo della fiducia anche all’Islandese Michael McGrath che desidera i Servizi finanziari. Anche il Lussemburgo ripunta su Christophe Hansen per l’Agricoltura, pure la Slovenia conferma Tomaž Vesel. Anche la Grecia conferma Apostolos Tzitzikostas che punta a l dicastero Economico o di difesa, coesione. Per la Bulgaria ci sarebbe come favorita Iliana Ivanova alla quale andrebbe bene qualsiasi dicastero. La Romania conferma Victor Negrescu e vorrebbe l’economia. L’Ungheria conferma Oliver Várhelyi che vorrebbe occuparsi di Allargamento. Mentre la Slovacchia conferma Maroš Šefčovič per il quale vorrebbe Competitività, industria, energia. Così come la Repubblica Ceca conferma Jozef Síkela per una delega come Energia, commercio, industria della difesa. Anche la Polonia conferma Piotr Serafin per il quale vorrebbe Energia, bilancio. Come la Danimarca che conferma Dan Jørgensen puntando a Clima e ambiente. Conferma il suo delegato anche la Svezia con Jessika Roswall che la vorrebbe alla Competitività, clima o giustizia. Riconferma anche per la Finlandia con Henna Virkkunen che punta alla Competitività. L’Estonia che conferma Kaja Kallas vorrebbe l’Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza. La Lettonia conferma Valdis Dombrovskis che punta a Economia o finanza. La Lituania, conferma Andrius Kubilius e vorrebbe Allargamento, difesa.