Caltagirone: ‘I presepi delle collezioni del Liceo Artistico Secusio’

Date:

Palazzo dell’Aquila – Piazza Municipio 1 – Caltagirone

Il liceo Secusio, già Regia Scuola Professionale d’Arte Ceramica di Caltagirone, nasce nel 1918 per volere del grande statista caltagironese Don Luigi Sturzo.

Sin dalla sua fondazione è stata una istituzione votata, tanto alla salvaguardia dell’immenso patrimonio immateriale rappresentato dalla ceramica caltagironese e delle tecniche impiegate per la sua produzione, quanto all’innovazione in campo ceramico attraverso colori, tecniche e forme che hanno sempre guardato al design e al mondo dell’arte.

I presepi selezionati per la mostra, sono frutto dei laboratori sperimentali a cui prendono parte gli studenti durante i corsi annuali di questa secolare istituzione e declinano la centenaria arte presepiale caltagironese secondo gli stilemi del design contemporaneo.

Così, attraverso una nuova interpretazione delle forme, che diventano innovative e rompono l’accademia, i quattordici presepi selezionati per l’esibizione, ci offrono un’immagine legata al XXI secolo della grotta in cui tutto ebbe inizio. La creatività degli studenti, guidati dagli insegnati, ci propone una nuova visione di arte presepiale in cui colori e modellazione e acquisiscono un rinnovato significato natalizio.

Il percorso è arricchito da una selezione di presepi, sempre delle collezioni del Liceo Secusio, realizzati dagli studenti della sezione penitenziaria che il Secusio segue con particolare attenzione.
E così gli studenti hanno immaginato, disegnato e plasmato questi nuovi protagonisti contemporanei della mangiatoia di Betlemme con semplici tratti e linee ininterrotte che altro non sono che le proprie impronte digitali.

Semplici e umili come i materiali impiegati: terracotta e pietra lavica. Elementi che generano dalla Terra e che, plasmati da donne e uomini, diventano strumenti al servizio della bellezza e della fantasia.

Impronte digitali che, da marchio d’onta, si tramutano e diventano invece la forma stessa del Creatore. Impronte invisibili di uomini e donne impegnati nel creare nuovamente se stessi, uomini e donne che non vediamo perché lontani dal nostro orizzonte, uomini e donne che, come ci insegnano le Sacre Scritture, sono fatti a immagine e somiglianza del Sommo Fattore, uomini e donne come noi.

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