Un nuovo sciame sismico ha colpito nella notte la zona dei Campi Flegrei, a Napoli. In circa trenta minuti dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), sono state registrate cinque scosse tra le 3.52 e le 4.17 tra magnitudo 2.3 e 3.7. La più forte è stata registrata a Pozzuoli. I primi due terremoti si sono scatenati nell’arco di un minuto alle 03.52, con scosse di magnitudo 3.0 con epicentro Solfatara e ipocentro a due chilometri di profondità. Alle 04.09 la scossa più forte, questa volta avvertita dalla popolazione, di magnitudo 3.7 con epicentro a poche centinaia di metri dalle prime, in località Pisciarelli, e ipocentro a 3 chilometri di profondità. Poi, alle 04.10 e alle 04.17 due terremoti più lievi, ancora alla Solfatara, di magnitudo 2.7 e 2.3 con ipocentro rispettivamente a un chilometro e due chilometri di profondità. Anche questa volta c’è stato tanto spavento ma non si sarebbero registrati danni alle strutture pubbliche e private.Come evidenzia l’Osservatorio Vesuviano sui Campi Flegrei nell’ultima settimana si è registrato un sollevamento del suolo di circa 1 centimetro nell’area dei Campi Flegrei e in particolare alla stazione Gnss del Rione Terra, nucleo storico della città di Pozzuoli. “Dalla metà di aprile al 20 maggio – si legge nel bollettino – il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione è stato di circa 20 millimetri al mese alla stazione Gnss di Rione Terra. In seguito allo sciame del 20-21 maggio, alcune stazioni Gnss nell’area centrale hanno registrato un abbassamento cosismico di circa 0,5-1 cm. Successivamente non si sono evidenziate variazioni significative fino al 29 maggio, da quando si registra un sollevamento del suolo di circa 1 centimetro alla stazione Gnss di Rione Terra e in quelle vicine”.
Da inizio anno “il sollevamento registrato alla stazione Gnss di Rione Terra è di circa 8,5 centimetri”. Dal 27 maggio al 2 giugno 2024, nell’area dei Campi Flegrei, sono stati localizzati 56 terremoti con magnitudo massima 1.7.