La missione del Servizio Sanitario Regionale è prendersi cura delle persone fragili e che soffrono. È doveroso svolgerla con il massimo impegno e, per farlo, è fondamentale utilizzare con efficienza le risorse umane e quelle finanziarie. È ciò che si è fatto negli ultimi 10 anni, superando ostacoli e limiti, e che hanno consentito alla Regione Puglia di migliorare la qualità e la quantità dei servizi di cura e assistenza offerti, come testimoniato dall’essere la prima tra le regioni del Sud e l’11 in Italia rispetto ai Livelli Essenziali di Assistenza.
Lanciare allarmi sulla tenuta finanziaria del Servizio Sanitario Regionale non ha, dunque, senso, a maggior ragione se a farlo è chi riveste funzioni istituzionali e di governo della Puglia, peraltro fondando l’allarmismo su dati parziali e incompleti.
Il problema dello sforamento dei tetti della spesa farmaceutica o la carenza di fondi per lo snellimento delle liste d’attesa riguarda tutte le regioni, non la sola Puglia. È un tema su cui il Partito Democratico, a Bari come a Roma, sta inutilmente richiamando il Governo nazionale ad assumere responsabilità e ad adottare scelte risolutive nell’interesse delle persone più deboli. Invece, il centrodestra non ascolta il nostro appello ad aumentare il Fondo Sanitario Nazionale, assecondando interessi e centri di potere che vogliono azzerare il welfare universale.
Un disegno a cui dobbiamo opporci, anche evitando di assecondare la semplicistica narrazione della sanità pubblica sprecona e inefficiente.
Piuttosto che attivare nuove e ancor più stressanti forme di controllo finanziario, è diventato urgente rimeditare e, magari, abolire le leggi che sono state adottate con l’intento di mettere sotto controllo la spesa e hanno determinato inefficienze operative e indebolimento della governance sanitaria.
Il punto di partenza di ogni discussione o confronto sul tema della sanità deve restare, sempre e comunque, il dovere di curare le persone che soffrono e salvare la vita a chi rischia di perderla a causa di una malattia.
Nota a firma di Paolo Campo capogruppo PD Puglia e Domenico De Santis segretario PD Puglia