Caso Pinelli, un affronto al Quirinale

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Giorgia Meloni un po’ guascone, un po’ pinocchio,ci vuole far credere che non sapesse che ricevere a Palazzo Chigi, il vice presidente del Csm all’ insaputa del Presidente della Repubblica, costituiva una scortesia grave nei confronti di quest’ultimo. Un politico come lei , abituata da anni a navigare tra i palazzi romani, non poteva non sapere. Se ha deciso di procedere lo stesso, vuol dire che ha messo nel conto le inevitabili conseguenti polemiche. Quando si verifica una frizione al massimo livello tra le istituzioni, non si può far finta di nulla o addirittura ridurre il tutto ad incomprensione, ad un equivoco. La questione è molto più complessa e delicata , perché tutti hanno capito compreso i consiglieri del Csm che hanno fatto sentire la loro voce di protesta, che dietro al caffè offerto al dr. Pinelli, si mal nasconde un’ operazione politica della Premier che ha cercato di far apparire l’ incontro come la ricerca di un confronto con la magistratura. L’ intento è quello di isolare la cosiddetta magistratura militante, quella che con le proprie sentenze disapplica il decreto legge del governo sui paesi sicuri e impedisce di spedire i migranti in Albania. Alla Premier non pare che il Csm faccia tutto quello che deve per riportare i magistrati all’ interno del loro perimetro. Quindi altro che confronto, è uno scontro che arriva a lambire il Colle. Del resto il Csm è presieduto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che pure ha chiuso gli occhi sullo scandalo del Csm con Palamara, ma alla fine con la sua proverbiale prudenza, ha cercato di mantenere un equilibrio, istituzionale e politico. Continuare con gli scontri tra i poteri dello Stato, significa logorare le istituzioni. La Premier dal canto suo , non vuole farsi imporre dalla magistratura, la politica contro i migranti irregolari. Ritiene che gli italiani, con i migranti irregolari in giro per Il Paese, avvertono un costante senso di paura e di insicurezza, per non parlare dei reati impuniti. Alla fine il messaggio che Meloni , con l’ incontro a Palazzo Chigi con il vice presidente del Csm, ha voluto inviare ai suoi elettori è che il colpevole è la magistratura che è anche concausa del disordine. Una vera e propria guasconata che rischia di inaugurare una nuova stagione di tensioni nella quale , la legislatura rischia di interrompersi anzi tempo.

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