Le divergenze restano. In alcuni casi sono alte come dei muri invalicabili ma la strada del dialogo per evitare una escalation militare in Medio Oriente con ripercussioni mondiali non è stata chiusa. Si tratta e si continuerà a dialogare e a mediare. I colloqui a Doha sulla tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi si sono conclusi questo pomeriggio e tutto è stato rimandato: nei prossimi giorni ci saranno altri colloqui e nuovi vertici nel tentativo di smussare i punti di divergenza. Sul tavolo dei mediatori restano diversi dossier che rimarcano le distanze tra le parti: il controllo del corridoio Filadelfia, tra Gaza e Egitto, e il corridoio Netzarim attraverso il quale si prevede che gli abitanti tornino nel nord della Striscia. Le delegazioni si incontreranno a Il Cairo, in Egitto. E, tutto sommato, viste le minacce incrociate tra Israele e Iran non è poco. Usa, Egitto e Qatar, Paesi mediatori nei negoziati per il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza, hanno pubblicato una dichiarazione congiunta, affermando che continueranno a lavorare nei prossimi giorni sui dettagli della proposta degli Stati Uniti e discuteranno ulteriormente. Nella nota viene sottolineato che gli alti funzionari si incontreranno prima della fine della prossima settimana, nella speranza di raggiungere un accordo basato sui termini stabiliti oggi. Non c’è più tempo da perdere né scuse da nessuna delle parti per ulteriori ritardi. È tempo di rilasciare gli ostaggi e i detenuti, iniziare il cessate il fuoco e attuare questo accordo”: hanno aggiunto i Paesi Mediatori. “Il percorso è ora tracciato per quel risultato, salvando vite, portando sollievo alla popolazione di Gaza e allentando le tensioni regionali”, aggiunge la nota. Naturalmente ora inizia la fase della propaganda dove le parti in causa devono dimostrare alle loro comunità di non voler cedere nulla alla controparte per evitare di perdere il consenso tra i confini nazionali. Per Hamas i risultati dei colloqui di cessate il fuoco a Doha non sono in linea con l’ultima proposta avanzata all’inizio di luglio. Lo dice un fonte di primo piano di Hamas secondo quanto riportano i media isrealiani citando Reuters. Per Israele ci sarebbero stati dei progressi durante i colloqui a Doha su Gaza, ma restano alcuni nodi da sciogliere per quanto riguarda la presenza di Israele nei corridoi di Netzarim e Philadelphia.
Concluso il vertice a Doha, nuovo vertice a Il Cairo
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