Sei persone finite nel mirino dei carabinieri, sono state emesse misure cautelari dai militari della compagnia dell’Eur per delle irregolarità riscontrate: i sei indagati avrebbero perfezionato atti mirati sia al cambio di destinazione d’uso di alcuni immobili, che a sanare abusi edilizi. In più, avrebbero realizzato certificazioni di collaudi e perizie su edifici, mai effettuati, utilizzando timbri d’ufficio e effettuando accessi abusivi a sistemi informatici catastali. A vario titolo, le accuse sono corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione di persona incaricata di pubblico servizio, istigazione alla corruzione, falsa attestazione e certificazione, accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico e soppressione, distruzione e occultamento di atti veri. Due persone sono finite agli arresti domiciliari, per tre è scattato il divieto di esercitare una professione, accompagnato per una delle tre dall’obbligo di presentazione alla pg e contestuale mentre per l’ultimo indagato la misura è la sospensione dall’esercizio del pubblico servizio. Tra gli indagati ci sono due ex dipendenti di Roma Capitale.
Condoni e corruzione a Roma, sei arresti: anche due ex dipendenti del Comune
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