Conte, a ‘Otto e mezzo’ fa i ‘conti’ con la Gruber, poi annuncia un ‘segretissimo’ accordo politico per Bruxelles…

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A Otto e mezzo, programma di politica e di attualità che va in onda tutte le sere su La7,  il leader del Movimento 5 stelle ha raggiunto lo studio del talk-show per esporre i propositi del suo partito. In studio con lui, oltre a Lilli Gruber, il direttore di Libero Mario Sechi.

Tra i tanti temi affrontati anche quello della guerra in Ucraina, per la quale nè Kiev nè Mosca sono ancora disposti a sedersi al tavolo delle trattative per discutere di una tregua. “Sui confini si fa la pace, cioè che cosa si prende Putin e che cosa resta a Zelensky?”, ha domandato il giornalista al leader politico. “Siccome secondo lei è difficile trovare un accordo, allora andremo incontro alla terza guerra mondiale nucleare?”, ha domandato Conte. I toni della voce dei presenti si sono alzati e la conduttrice ha cercato di richiamare i suoi ospiti all’ordine.

“Presidente Conte, riformulo in modo più chiaro la domanda di Mario Sechi. Le terre che i russi hanno conquistato, devono restituirle?”: questo è stato l’interrogativo posto all’ex premier. “Ascolti, gli interessi in gioco dei russi sono due: uno è quello del tutelare le popolazione russofile, secondo è avere un orizzonte di sicurezza e i propri confini”, ha detto Conte. Quando Gruber l’ha incalzato per capire meglio, il leader del M5S si è bloccato: “Se mi fate esprimere il mio pensiero…Lei è la moderatrice e fa la prepotente?”. La giornalista, inizialmente, ha mantenuto la calma: “L’Ucraina deve poter entrare nella Nato?”. “Qui non c’è neppure la volontà di creare il tavolo”, ha replicato il leader. La discussione sul conflitto è diventata poco chiara per i telespettatori perché le voci si sono sovrapposte. “Vi faccio togliere l’audio, un po’ di rispetto”, ha minacciato Gruber. “Prego”, ha risposto Conte. La padrona di casa ha sbottato: “Prego un piffero”.

Nuovo affondo a Giorgia Meloni, dopo alcuni aspri commenti sul Superbonus fatti dalla Presidente del Consiglio durante una conferenza stampa in Albania. “Mi meraviglia che abbiamo una Premier così disinformata“, ha dichiarato il leader del Movimento 5 Stelle mentre si trovata ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo.

E spiega: “Quando (Meloni, ndr) parla di 17 miliardi, in realtà si riferisce a 15 miliardi. Lei non parla solo del Superbonus, che è stato tra le misure più controllate introdotte nel recente passato, ma in generale dei bonus edilizi per cui non c’è un danno di un solo euro nelle casse dello Stato”.

Poi la stoccata finale: “Giorgia Meloni devi studiare, non puoi andare in tv a dire queste stupidaggini”. A questo punto Gruber l’ha frenato dicendo che “delle truffe ci sono state”.

Così, il leader del Movimento 5 Stelle ha sottolineato che “nella circolazione del credito fiscale, ci sono dei cittadini o delle imprese che vorrebbero scontarlo alla fine. Ma non possono farlo perché la truffa è stata scoperta, quindi è un danno per i privati, nessun danno per l’erario”.

L’attacco di Conte arriva in seguito ad alcune parole pronunciate da Meloni mentre si trovava in Albania per visitare l’hotspot di Shengjin destinato alle procedure di ingresso dei migranti.

“Sapete quali soldi avrei voluto mettere sulla sanità? I 17 miliardi di euro andati nelle truffe del Superbonus, soldi tolti ai malati per darli ai truffatori: sono stati spesi non per risolvere problemi ma gettati dalla finestra”.

Se non ci fermiamo a Otto e mezzo su Conte ascolteremo che  lancia il voto a sorpresa. Il leader M5s ha annunciato che è in trattativa per trovare finalmente collocazione in un gruppo al Parlamento europeo, ma che dirà solo a urne chiuse quale sia. Bontà sua, gli elettori dovranno votare senza conoscere il contesto in cui finiranno gli eurodeputati mandati a Bruxelles con il loro voto: “Entreremo in un gruppo a Bruxelles, ma non posso dire quale prima delle europee. Sarà una forza che si batterà per la pace, contro l’austerità, a favore di una transizione verde di città più pulite, contro la corruzione e per i diritti veri”.

Vero è ero che sulle alleanze che seguiranno nella prossima euro-legislatura tutti mantengono una certa cautela, ma questo non si può dire per il M5S, che in Europa finora non è riuscito a collocarsi da nessuna parte.  In Italia i grillini sono passati da un estremo all’altro. In Europa ci hanno provato con Verdi e Liberali, con l’allora Efdd nel quale sedeva Nigel Farage (ora il gruppo non esiste più), hanno sostenuto la maggioranza Ursula e poi sono tornati alla carica con i Verdi, ricevendo qualche mese fa un secco rifiuto.

Conte  assicura che saranno determinanti per incoronare una nuova Commissione europea e un nuovo asset politico come è avvenuto nel 2019. Chi vivrà, vedrà…

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