Battaglia (Odcec Napoli): “Commercialisti pronti a supportare la magistratura nel contenzioso”
NAPOLI – “Il carico del contenzioso è significativo e la previsione di una sezione specializzata fu una scelta felice anche per la velocizzazione della trattazione di cause che spesso recano con loro una complessità non indifferente. Il rapporto con i commercialisti, che spesso vengono nominati come consulenti tecnici, è proficuo anche per raggiungere una uniformità importante per le imprese. Spesso ci confrontiamo con le sezioni di altri tribunali e riscontriamo che l’uniformità non c’è ancora. Un fattore che attiene all’interpretazione delle norme che non è sempre univoca. Per questo è bene favorire confronti continui”. Lo ha dichiarato Adriano Del Bene, magistrato del Tribunale delle Imprese, intervenuto nel corso del convegno “I contenziosi presso il Tribunale delle imprese in materia di operazioni straordinarie” promosso dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, presieduto da Eraldo Turi.A fare gli onori di casa Gianluca Battaglia, consigliere Odcec Napoli: “Le operazioni straordinarie delle imprese spesso e volentieri generano contenziosi complessi pendenti presso il Tribunale delle imprese. Come commercialisti abbiamo l’esigenza di favorire un dibattito attraverso incontri formativi per preparare i colleghi a rivestire i ruoli di ctu o esperti nell’ambito di queste procedure per essere di supporto alla magistratura. E’ una sfida impegnativa ma la nostra categoria è la più pertinente a ricoprire un ruolo primario nell’affrontare tematiche così complesse e affascinanti al tempo stesso”.Secondo Mario Fucito, magistrato del Tribunale delle Imprese di Napoli: “Il confronto con i professionisti su materie che attengono una vasta area economico-sociale-giuridica ha lo scopo di creare una uniformità di vedute e interpretazioni anche ultraregionale a vantaggio ultimo dei soggetti del mercato, dagli imprenditori ai consumatori. Dobbiamo poi capire quanto l’incertezza giudiziaria incida davvero sulla propensione ad investire in Italia”.Sull’importanza del dialogo tra professionisti e tribunale delle imprese è intervenuto Giovanni Agrusti, professore di Diritto commerciale dell’Università di Salerno: “Approfondendo le impugnative delle delibere inerenti questo tipo di operazioni come strumento a tutela del socio di minoranza emerge con chiarezza l’importanza di confrontarsi con il tribunale delle imprese e con i commercialisti perché parliamo di argomenti che vedono coinvolte le diverse professionalità e ogni tipo di aspetto del contenzioso richiede la collaborazione necessaria tra questi attori”.Concetto ribadito da Massimo Palumbo, dottore commercialista: “Il commercialista sia come revisore che assiste le società nei progetti di fusione e altre operazioni sia come consulente tecnico d’ufficio, ausiliario del magistrato, partecipa attivamente alle impugnative a supporto sia delle aziende che del tribunale stesso diventando così una figura cardine di questi procedimenti”.Sull’impatto del contenzioso sulle operazioni straordinarie è intervenuto Francesco Baldassarre, commercialista dell’Odcec di Napoli: “impatto che può generare eventuali impugnative e in questo caso viene coinvolto il tribunale delle imprese su materie estremamente tecniche dove si rivela imprescindibile il supporto dei commercialisti in qualità di consulenti tecnici d’ufficio”.