Corea del Sud – Rischia l’impeachment il presidente Yoon Suk yeol per aver adottato la legge marziale

È stata depositata in parlamento dalle opposizioni, insieme a un gruppo parlamentari di maggioranza, una mozione per mettere il presidente sotto impeachment dopo che lo stesso, ieri, pomeriggio, ha promulgato la legge marziale nel Paese. Per i sottoscrittori della richiesta la legge con conseguente svolta autoritaria è “incostituzionale”. In realtà la legge marziale è stata, dopo sole sei ore dalla sua adozione revocata dallo stesso presidente della Corea del Sud, Yoon Suk yeol, ma il provvedimento ha dato origine ad una serie di vibrate proteste in tutto il Paese. Il parlamento, adesso, entro tre giorni dovrà discutere la mozione. “La proclamazione della legge marziale da parte del presidente Yoon non ha assolutamente soddisfatto i requisiti sostanziali previsti dalla Costituzione e dalla Legge sulla legge marziale. Il presidente Yoon ha tradito il popolo. La sua dichiarazione illegale di legge marziale è nulla e priva di valore. Da questo momento, Yoon Suk yeol non è più il presidente della Repubblica di Corea”, con queste parole il leader del partito democratico, Lee Jae myung, ha duramente contestato la proclamazione della legge marziale, definendola incostituzionale e illegale. A depositare la richiesta insieme ai democratici si sono aggiunti, anche, cinque partiti d’opposizione più piccoli, cioè Rebuilding Korea Party, Reform Party, Jinbo Party, Basic Income Party e Social Democratic Party. Per rimuovere Yoon Suk yeol dal suo incarico presidenziale due terzi dei giudici della Corte costituzionale, ovvero sei su nove, devono sostenere la mozione. Al momento, però, dopo il pensionamento di tre giudici, la Corte ha solo sei giudici, un numero inferiore al minimo di sette necessario per gestire un caso di impeachment presidenziale, il che impone ai legislatori di accelerare il processo di nomina dei nuovi giudici.