Corrado Augias, rilascia un’intervista al Corriere della Sera in cui riconosce a Giorgia Meloni le qualità di una leader e rispetto alla prospettiva di un 2027 con Meloni contro Schlein risponde tranchant «Col vostro permesso, passerei alla prossima domanda». Almeno l’estate scorsa aveva detto a La7, a Telese, «ha imparato a parlare», un po’ sarcastico ma si vede che nel frattempo Augias ha visto che era meglio quando non si capiva.
Fedez dichiarò che piuttosto della Schlein era meglio Vannacci, e Fedez è uno che piace ai giovani. Però magari Fedez è un rapper, bisogna prendere una donna, magari Elodie, una cantante che porta avanti il femminismo e i diritti civili che ha dichiarato: «Sono di sinistra ma non voto Schlein, non ha carisma».
Per capire che Elly non si capisce non solo di cosa parla quando parla, non solo quando lo capisci pensi che era meglio quando non si capiva, ma non riesce neppure a avere l’appeal per i vip, quel minimo senso pratico di quando si è politicamente da una parte, non ti piace chi la rappresenta, ma lo voteresti come meno peggio?
Elly Schlein “scopre” oggi che esistono gli imprenditori e le piccole e medie imprese e nel programmino 2025 annuncia un tour tra queste realtà. Ma non l’avevamo lasciata ai cancelli di Pomigliano con i lavoratori precari e gli operai in lotta? Era dicembre. Aveva annunciato – anche in quel caso- un giro tra le fabbriche per ascoltare. Dopo di che non si è saputo più niente. Il piglio da sindacalista d’assalto è stato subito dismesso. Un operaio la smascherò subito: “Fai passerella. Ci avete messo voi in queste condizioni”, disse parlando della crisi di Stellantis.
Oggi, la segretaria è pronta ad avviare una fase di confronto e di ascolto, a occuparsi di più di politiche industriali. Dopo aver parlato per due anni principalmente di salario minimo e lotta al precariato, sempre inutilmente e sempre fuori tempo.
La Stampa annuncia che la Schlein incontrerà gli imprenditori, peccato che alla piccole e medie imprese ha già pensato il governo con misure importanti: facilitazioni per l’accesso al credito, incentivi fiscali e l’attesa stretta sulle recensioni false. Misure introdotte con il primo disegno di legge annuale sulle Pmi, approvato in Consiglio. La misura ha dato concretezza alla legge 180 del 2011 disattesa da tutti i precedenti governi: nonostante prevedesse l’emanazione ogni anno di misure volte alla tutela e allo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese.
Schlein, come sempre, alle cose ed alle realtà politiche ci arriva con il treno merci….